Corriere della Sera

«Dai ministeri agli enti locali, chi interviene se c’è pericolo»

- Virginia Piccolillo

Professor Aristide Police, docente di Diritto amministra­tivo dell’università Luiss: chi doveva chiudere la zona rossa, il governo o la Regione Lombardia?

«La domanda ne porta un’altra: quando?».

Perché?

«Prima del decreto legge 19/2020 valeva la competenza degli enti locali più prossimi. Fermo restando il potere del ministero della Salute di garantire l’unicità dell’intervento su tutto il territorio nazionale».

Quindi a chi spettava delimitare Alzano e Nembro?

«Con ordinanza di urgenza avrebbe potuto farlo il sindaco, l’assessore regionale e il presidente della Regione. Ma anche il ministro avrebbe potuto».

Ma chi avrebbe dovuto?

«Tutti. Laddove fossero stati a conoscenza degli elementi sullo stato di grave pericolo straordina­rio che rendono doveroso l’intervento eccezional­e».

E ora, dopo quel decreto?

«I poteri dello Stato sono rafforzati, proprio a causa della pandemia. E il governo li esercita ad esempio nelle riaperture».

Contro le Marche che chiusero le scuole il governo si rivolse al Tar.

«Questo dimostra che potevano farlo. E infatti lo fecero. Ma non sono i giudici a poter assolvere alle funzioni dei rapporti fra le istituzion­i. La Costituzio­ne prevede la “leale collaboraz­ione”. Purtroppo, anche per il timore di rispondern­e penalmente, non sempre c’è».

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