Corriere della Sera

RIAPERTURE

- Di Stefania Chiale (foto Guaitoli)

E ra il 17 marzo. Quando l’atteso Dpcm che battezzava la «Fase 2 e mezzo» ha dato il via libera in tutta Italia alla ripartenza dello sport di base in palestre, piscine, centri pubblici e privati dal 25 maggio, sulle teste di gestori e sportivi lombardi arrivava, contempora­neamente, una doccia fredda: la Regione aveva specificat­o che avrebbero dovuto aspettare altre due settimane per tornare in attività. Il tempo necessario, secondo Palazzo Lombardia, per monitorare l’andamento del contagio dopo la riapertura del 18 e decidere, quindi, se riaprire anche i luoghi «più pericolosi». Il lockdown del settore è durato, così, 97 giorni: dal 24 febbraio al 31 maggio. Da lunedì, in Lombardia riaprirann­o palestre, piscine, circoli culturali e ricreativi. Via libera anche all’accesso nei parchi tematici, faunistici e di divertimen­to, oltreché nei centri massaggi.

Lombardia, Bologna e Basilicata

Erano rimaste indietro, rispetto gli utenti negli spogliatoi, 10 metri quadrati per ombrellone nelle aree solarium e verdi, 1,5 tra lettini e sdraio, quando non posizionat­i nel posto ombrellone. Gli impianti devono privilegia­re l’accesso su prenotazio­ne. Come in palestra, indumenti e oggetti personali vanno riposti in una borsa, l’elenco presenze mantenuto per due settimane e la temperatur­a corporea verificata su tutto il personale. Nelle piscine di Milanospor­t verrà misurata «anche sugli utenti», assicura la presidente Chiara Bisconti. Il sindaco Beppe Sala, ieri mattina, ha aperto il suo consueto videomessa­ggio ai cittadini dal Centro Sportivo Saini, con i suoi «170 mila metri quadrati, il più grande di Milano», ha ricordato il primo cittadino. La Saini è una delle cinque piscine di Milanospor­t che riaprirann­o (per ora solo per il nuoto libero) da domani, assieme a Cozzi, Carella-cantù, Murat e Procida. Le altre «lo faranno il prima possibile: ci teniamo 15 giorni di tempo per verificare se tutte le procedure di sicurezza funzionano», dice Bisconti. Da ieri sono aperte le prenotazio­ni. «In un’ora avevamo già 380 iscritti»: la società ha attivato l’acquisto online del biglietto d’ingresso. Utile per evitare code e assembrame­nti, necessario per assicurars­i gli slot disponibil­i: nelle piscine coperte la permanenza consentita è di massimo due ore. In quelle scoperte, di mezza giornata.

Sport di squadra

Tornano permessi in Lombardia anche gli sport di squadra all’aperto, ma — come disposto dal Dpcm — solo quelli in cui è possibile mantenere la distanza di due metri, come il tennis: troppo presto, ancora, per calcio, basket o pallavolo.

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All’aperto Ginnastica in acqua nella piscina del circolo Thaon di Revel, a Roma: dopo un lungo periodo di lockdown stanno ripartendo anche palestre, piscine e centri dove fare sport, anche se con severe regole rispetto a sanificazi­one e distanziam­ento

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