«Mancano le condizioni per sciogliere il Csm Ma i colloqui tra giudici fanno rabbrividire»
giochi. Anche a luglio, come proposto da noi. Io non nego né rinnego il passato del mio gruppo, ma oggi ci sono persone nuove».
Quando Mi uscì dal governo dell’anm fu rimpiazzata da Autonomia e indipendenza, che se n’era tirata fuori terminata la presidenza di Davigo, il suo leader. «Denunciammo lo scandalo delle nomine al Csm — spiega il segretario Michele Consiglio —, e ora chiediamo che la Giunta abbia un’interlocuzione seria con il governo per evitare una riforma del sistema elettorale del Csm che peggiori le cose. Il metodo maggioritario uninominale proposto rafforzerà le correnti e porterà a una bipolarizzazione del sistema, tagliando fuori i gruppi piccoli e nuovi come il nostro».
Con queste premesse il confronto con la politica non si annuncia semplice. Soprattutto nel pieno di una campagna elettorale interna all’anm che è già cominciata.
ROMA «Il Parlamento deve intervenire in maniera non acquiescente ai magistrati, ma neanche punitiva. Ma non ci sono le condizioni per sciogliere il Consiglio superiore della magistratura». Lo spiega con chiarezza Cesare Mirabelli, presidente emerito della Corte Costituzionale.
Il centrodestra lo chiede, dopo le intercettazioni di Luca Palamara che diceva di attaccare Matteo Salvini.
«Quei colloqui fanno rabbrividire. Ma ha ragione il presidente della Repubblica, il Csm non può essere sciolto. Non in questo caso».
E allora quando?
«Secondo la Costituzione, solo quando sia impossibile il suo funzionamento. Se venissero meno i suoi membri o il funzionamento della commissione disciplinare. Ma non è questo il caso».
Ma come affrontare una situazione ritenuta grave?
«Lo è. Lo dimostrano le dimissioni di consiglieri; il reticolo di trattative che riguardavano le nomine e il voler colpire il ministro. Ma le conseguenze possono essere altre. Di carattere penale (in corso). O disciplinare. E la necessità di un intervento legislativo o costituzionale è evidente».
Perché? E quale?
«Ci sono vizi da eliminare. Come l’eccessiva intrusione delle correnti nella gestione delle istituzioni. Il Csm nasce come garanzia dell’indipendenza del giudice che non deve né temere né sperare».
Invece?
«Invece è diventato il dominus dei magistrati che aspirano agli incarichi direttivi da