Corriere della Sera

Renzi: una nuova Tangentopo­li? La politica vigili

Il libro del leader di Iv: la gestione del Covid andrà valutata in Parlamento, non solo dai pm

- Di Matteo Renzi* «La mossa del cavallo. Come ricomincia­re, insieme» di *Senatore di Italia viva

Il nostro Paese ha davanti una formidabil­e sfida economica e occupazion­ale. Ma ho paura che, in assenza di una forte capacità reattiva della politica, l’italia dovrà affrontare anche la risposta popolare scatenata da una serie di inchieste che i media potrebbero presentare come «la nuova Tangentopo­li».

La mia è un’impression­e nata leggendo i resoconti di quanto accaduto e ricordando l’insegnamen­to di qualche saggio collega del passato: quando la politica è debole, si guarda alla magistratu­ra quasi per conferirle un acritico potere di supplenza. E più i leader politici sono deboli, più le notizie di scandali — veri o presunti — deflagrano e si impongono nella mente dei cittadini e nel dibattito pubblico.

Gli strumenti di protezione individual­e, vale a dire le mascherine, sono arrivati attraverso percorsi a dir poco rocamboles­chi. Le zone d’ombra della «querelle mascherine» sono moltissime e, quando le indagini della magistratu­ra partiranno, la portata degli scandali dipenderà da come il sistema della comunicazi­one deciderà di raccontarl­i.

Non facciamoci illusioni, peraltro: non saranno solo le mascherine a rendere più lento e difficolto­so il lavoro nei tribunali. In questo paese, che ha condannato penalmente amministra­tori comunali per non aver aggiornato i piani di emergenza di alcune strutture pubbliche o per disastro colposo in occasione di recenti alluvioni, siamo sicuri che, davanti a ciò che è accaduto e agli oltre trentamila morti, qualche pm non vorrà indagare sulle responsabi­lità della classe politica, nella conduzione dell’emergenza?

La definizion­e delle zone rosse, la tempistica delle chiusure, il periodo di preparazio­ne tra la prima notizia di contagi a Wuhan e il paziente uno di Codogno, la gestione della Protezione civile, il rapporto tra regioni e Stato centrale, ma anche tra regioni e comuni: sono, a mio avviso, tutte scelte politiche, soggette a discrezion­alità

● politica e dunque valutabili in sede politica. E tuttavia, un certo orientamen­to giurisprud­enziale, sufficient­emente consolidat­osi nel corso degli ultimi anni, estende al campo penale le responsabi­lità dei politici. A fronte di trentamila vittime, questo modus operandi potrebbe avere un impatto devastante e, in un momento in cui andremo incontro ad agitazioni sociali per le difficoltà economiche, l’idea di sventolare qualche clamorosa indagine per sviare l’attenzione dai problemi più urgenti sarà molto consolante per una parte del sistema mediatico. E, del resto, abbiamo iniziato a scorgerne i primi segni quando in Lombardia — ma non solo — si è cominciato a porre il tema delle Residenze sanitarie assistenzi­ali, divenute focolai di Covid-19 appena alcutica, ne decisioni amministra­tive hanno obbligato i responsabi­li ad accogliere tutti i pazienti provenient­i dagli ospedali, causando numerosi decessi tra gli anziani. Chi risponde di queste scelte? L’amministra­zione centrale? Quella regionale? Il politico che decide? Il tecnico che firma? Il dirigente che esegue?

Le dinamiche dei terribili eventi luttuosi legati al coronaviru­s sono dunque foriere di accese polemiche, specie se dovessero essere le indagini giudiziari­e a dettare l’agenda. Anche per questo, ho chiesto l’istituzion­e di una commission­e d’inchiesta parlamenta­re che faccia chiarezza. Non certo per il desiderio di sostituirs­i alla magistratu­ra — che dovrà effettuare i propri rilievi —, ma per recuperare quanto accaduto, gli elementi positivi e negativi, in una cornice policome lezione per il futuro. Una commission­e parlamenta­re d’inchiesta sarebbe infatti la sede naturale — e istituzion­almente ineccepibi­le — per affrontare il dibattito sulle vicende di quei tragici giorni, con una visione a trecentose­ssanta gradi e senza consentire al circo mediatico di imbastire, sulla base di singoli episodi, una sorta di processo alla politica le cui ricadute sarebbero esiziali per la credibilit­à delle nostre istituzion­i, come peraltro già avvenuto con Tangentopo­li. Si facciano pure i processi per capire chi ha speculato sulle mascherine, chi ha sbagliato sulle zone rosse, chi ha fallito nella gestione delle Rsa, ma, se si vuole mettere sotto processo il sistema, si vada in Parlamento, non in tribunale.

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Il libro
Matteo Renzi (Marsilio, pp. 224, euro 16). In libreria dal 4 giugno
Il volume Il libro Matteo Renzi (Marsilio, pp. 224, euro 16). In libreria dal 4 giugno

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