Claudia e Giulia Lo schianto dopo la prima pizza post quarantena
Brescia, le due 20enni rientravano a casa
ESINE (BRESCIA) Non vedevano l’ora di uscire a cena in compagnia dopo settimane di lockdown. Una pizza e quattro chiacchiere, Giulia e Claudia, appena ventenni, piene di sogni e aspettative, con la vita ancora tutta davanti. La loro, però, si è spezzata a Esine, paese della Valcamonica, lungo la Statale 42, proprio mentre stavano tornando a casa. E dopo aver chiamato entrambe i fidanzati: «Stiamo rientrando». Sono morte sul colpo verso le 22.30 di venerdì sera dopo un frontale con un’auto che stava procedendo in direzione opposta alla loro.
Giulia Vengelisti avrebbe compiuto 21 anni tra meno di un mese. Originaria di Cividate Camuno, sempre in valle, dopo il diploma in un istituto tecnico e un lavoro come barista, avrebbe voluto riprendere gli studi e iniziare l’università in città. Claudia Marioli, invece — che i suoi 20 anni li avrebbe festeggiati in settembre — viveva con i genitori e il fratello lì dove era nata e cresciuta, a Esine: era dipendente in un centro estetico della zona dopo aver frequentato la scuola per parrucchieri.
Decine di amici già in mattinata, si sono radunati fuori dalla camera ardente dell’ospedale di Esine dove le salme delle due ragazze sono state trasferite. «Sono... cioè erano solari, con una carica vitale incredibile, non è possibile» hanno sussurrato sotto choc tra i singhiozzi, gli abbracci mancati e gli occhi pieni di lacrime. Pochissima voglia di parlare, tanto dolore. E rabbia, per il modo in cui Giulia (che era al volante) e Claudia sono morte.
È successo tutto in pochi istanti. Stavano rientrando dalla cena in una pizzeria di Darfo, dirette in Alta Valle, a bordo di una piccola Opel quando sono state travolte da un’audi A4 che procedeva in senso contrario. A bordo, cinque operai edili tra i 30 e i 40 anni di origini straniere — albanesi e tunisine — che a loro volta stavano tornando a casa, nella Bassa bresciana, dopo una settimana di lavoro in un cantiere di Livigno. La dinamica dello schianto è ancora al vaglio della Polizia stradale, così come la ricostruzione della velocità. Pioveva, venerdì sera. Non si esclude che l’audi fosse in fase di sorpasso, ma non è chiaro quale delle due vetture abbia improvvisamente invaso la corsia opposta di marcia. La Procura ha aperto un fascicolo. Certo è che l’impatto non ha lasciato scampo alle ragazze. I feriti (due gravi) sono stati trasportati tra l’ospedale Civile e la Poliambulanza di Brescia e il Niguarda di Milano. Terribile la scena che sanitari e Vigili del fuoco si sono trovati davanti, con le auto ridotte a un groviglio di lamiere, tanto da rendere complicate le operazioni di soccorso.
Sui profili social di Giulia e Claudia decine di post di cordoglio. «Ora siete due angeli, proteggete le vostre famiglie». Scorrono ancora le fotografie pubblicate nei momenti di spensieratezza: le gite scolastiche, le serate in comitiva, gli abbracci (pre-covid) in famiglia. E quelle frasi da adolescenti dense di frammenti di esistenza, sull’importanza di «non perdersi appresso alle cose perse» e «avere il coraggio di lasciarle andare» per guardare avanti.
L’inchiesta
Aperto un fascicolo, non è chiaro quale delle due auto abbia invaso l’altra corsia