Alesina tra Bocconi e Harvard
«Sveglia, al lavoro!»: era il modo affettuoso con cui Alberto Alesina, l’economista italiano di Harvard ed editorialista del Corriere della Sera — scomparso sabato scorso durante un’uscita in montagna in compagnia della moglie Susan — richiamava al telefono i suoi studenti e colleghi nel mondo. Ieri l’episodio della chiamata all’alba è stato ricordato da diversi ex studenti e amici di Alesina nella commemorazione via Zoom organizzata tra le università Bocconi e Harvard, che hanno raccontato l’uomo e alpinista provetto oltre che l’economista e il professore «totalmente dedito ai suoi studenti». In lacrime Francesco Giavazzi ha ricordato che «quando veniva in visita in Bocconi voleva conoscere gli studenti per poi portare i migliori ad Harvard». E ha rievocato quella volta nel 2012, quando rimanendo Alesina bloccato una settimana in un ghiacciaio, ne approfittò per finire tre paper. A ricordarlo sono stati i colleghi Jeremy Stein, Robert Barro, Andrei Shleifer («preferivo le sue cene con Barolo agli sport estremi che non condividevo», ha scherzato) , Stefanie Stantcheva, Eliana La Ferrara, Katia Zhuravskaya, Romain Wacziarg, Filipe Campante, Paola Giuliano, Silvia Ardagna. «Se potesse parlare con noi, Alberto preferirebbe parlare del vostro impatto su di lui, non il contrario», ha detto commossa Susan.