Corriere della Sera

Scatto delle Borse, Milano recupera e torna ante lockdown

Rialzo del 2,4%: l’indice Ftse Mib a 18.971 punti, poco sopra i 18.475 del 9 marzo. Bene tutta Europa

- Michelange­lo Borrillo

Le cifre non hanno anima. Ma a volte anche i freddi numeri fanno giri immensi e ritornano al punto di partenza. Per esempio quelli di Piazza Affari, riallineat­isi quasi perfettame­nte a quelli del 9 marzo, la sera in cui il premier Giuseppe Conte annunciò il lockdown per tutto il Paese almeno fino al 3 aprile. Alla riapertura totale di oggi (due mesi dopo la prima temporanea scadenza della chiusura), Piazza Affari si presenta infatti ai livelli di quel lunedì nero non solo per la Borsa ma per il Paese: ieri l’indice Ftse Mib ha chiuso la seduta a 18.971 punti (in rialzo del 2,4%), quota molto vicina ai 18.475 punti della chiusura del 9 marzo scorso. Cancelland­o, di fatto quasi tre mesi di lockdown. I 25.477 punti del 19 febbraio, massimo dell’anno, sono ancora lontani. Ma anche i 14.894 punti del 12 marzo, giorno peggiore dal punto di vista delle quotazioni dopo quattro crolli consecutiv­i, è alle spalle. Insomma, il peggio sembra essere passato, anche su altri versanti: quello dello spread Btp-bund, che resta al di sotto di quota 200 (ieri 191) dopo aver toccato i 325 punti base nella fase più critica del lockdown; e quello dei prezzi del petrolio (Brent a 39,29 dollari al barile, Wti a 36), ai massimi da tre mesi in vista della riunione tra Opec e Opec + in cui probabilme­nte verrà deciso di prolungare i tagli alla produzione previsti fino a fine mese.

La progressiv­a riapertura delle attività dopo la gelata del lockdown e la conseguent­e speranza di ripresa economica hanno sostenuto non solo Piazza Affari, ma i listini di tutta Europa. Sia ieri — con il Dax di Francofort­e in rialzo del 3,5% e e il Cac 40 di Parigi dell’1,8% — che nelle ultime settimane. Il mese di maggio è risultato positivo per tutte le Borse continenta­li. La spinta decisiva è arrivata dal Recovery Fund da 750 miliardi proposto dalla Commission­e europea. Al top dei recuperi di maggio si è così posizionat­a Francofort­e, con un rialzo del 6,68% e, a seguire, sostanzial­mente allineati, il Ftse Mib milanese (+2,87%), Londra (+2,97%) e Parigi (+ 2,7%).

Ovviamente non mancano le incognite per il prossimo futuro, a partire dallo scontro Usa-cina su Hong Kong — che infatti ieri ha frenato il rialzo di Londra (+0,9%), visti i legami finanziari con l’ex colonia — e i dati contrastat­i provenient­i dall’economia, uno su tutti il rischio di un crollo del 13% del Pil italiano come da allarme della Banca d’italia). Ma ieri ha aiutato anche la fiducia degli investitor­i nelle prossime mosse della Bce che potrebbe decidere di rafforzare il Pepp (Pandemic emergency purchase programme), il programma di acquisti di asset lanciato per contrastar­e proprio gli effetti della pandemia. Anche in questo caso, dopo un giro immenso, tutto torna.

Gli altri listini

Il Dax di Francofort­e ha chiuso in rialzo del 3,5% e il Cac 40 di Parigi dell’1,8%

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