Corriere della Sera

Sono 321 i nuovi casi. In un giorno 71 vittime

Contagi, 3 su 4 in Lombardia (237 su 11 mila tamponi) In 12 regioni ieri non è stato registrato alcun decesso Ricoveri ancora giù: ora sono 353 in terapia intensiva

- Mariolina Iossa

Sono 321 i nuovi casi di contagio registrati ieri dalla Protezione civile. Un leggero aumento rispetto al giorno precedente quando erano 318. La curva è quindi sostanzial­mente stabile. Ma quasi il 75 per cento dei nuovi casi è in Lombardia, dove ieri sono stati registrati 237 contagiati in più, mentre il giorno prima erano stati 187. Vero è che ieri sono stati fatti nella regione molti più tamponi, 11.355, contro gli 8.676 di martedì. Il rapporto fra tamponi effettuati e numero di positivi trovati è quindi di 2,1% (2,2% il giorno prima). Dall’inizio dell’epidemia di coronaviru­s, almeno 233.836 persone hanno contratto il virus Sars-cov-2.

La percentual­e di crescita del contagio è molto bassa: 0,1. I decessi registrati ieri sono 71, erano 55 martedì. L’aumento delle vittime risente del rialzo del numero dei deceduti in Lombardia, che ieri sono stati 29 mentre il giorno prima erano 12. Sono 160.938 i dimessi, 846 persone in più guarite in un giorno. I pazienti in ospedale con sintomi sono 5.742 (-174); di questi 353 sono in terapia intensiva, con un calo importante in un solo giorno, 55 in meno, martedì erano diminuito di 16.

Per la prima volta dall’inizio dell’emergenza è salito a 12 il numero delle regioni che nelle ultime 24 ore non ha registrato vittime. Dai dati della Protezione civile emerge infatti che non ci sono morti in

Veneto, Marche, Campania, Trentino-alto Adige, Sicilia, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Sardegna, Valle d’aosta, Calabria, Molise e Basilicata.

In otto regioni e nella provincia di Bolzano, invece, non si sono registrati nuovi contagi: Sicilia, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Sardegna, Valle d’aosta, Calabria, Molise e Basilicata.

Buone notizie anche dal fronte tamponi: «Siamo in condizioni di farne fino a 90 mila al giorno», ha detto il commissari­o per l’emergenza Domenico Arcuri sottolinea­ndo che si è chiusa la richiesta di offerta per i test diagnostic­i per il coronaviru­s.

Se in Italia la situazione migliora, una conferma dell’arretramen­to della pandemia arriva anche dall’europa, che nel complesso ieri ha registrato il record minimo di casi dal 22 marzo. Lo ha annunciato il direttore generale dell’oms Tedros Adhanom Ghebreyesu­s: «Il numero di casi di Covid-19 in Europa continua a diminuire», ha spiegato ai giornalist­i.

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