Il racconto dal luogo simbolo della scoperta del virus: «Sono stati i 104 giorni più difficili della mia vita» Il ricordo commosso del ricovero dell’ex parlamentare
le radiografie che facevano vedere polmoniti interstiziali anomale, i giovanissimi in fame da ossigeno, medici e infermieri che s’ammalavano uno dopo l’altro (uno su tre), le ondate di pazienti che arrivavano tutti insieme a decine maledettamente puntuali (nel tardo pomeriggio e durante la notte). Adesso, come in un cerchio che si chiude, Codogno diventa l’avamposto di come fronteggiare quello che ci aspetta nei prossimi mesi: «All’ingresso ci sono termo-scanner per misurare la temperatura ai pazienti e un sistema di tecnologia