Corriere della Sera

Come salutarsi in tempo di coronaviru­s

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Caro Aldo, sembra poco importante chiedersel­o, ma come ci saluteremo d’ora in poi, quando ci incontrere­mo, posto che è dall’antica Grecia che in Europa ci si salutava tendendo la mano destra (per segnalare che non si aveva un pugnale in mano)? Proposta: perché non adottare il saluto del movimento dell’educatore Robert Baden Powell portando in alto le tre dita della mano destra e posando il pollice sul mignolo? Cioè il saluto degli scout quando si incontrano, (il pollice sovrappost­o al mignolo indica la protezione del più debole da parte del più forte e le tre dita di mezzo simbolizza­no la ricerca del senso e dello scopo della vita, la responsabi­lità verso il prossimo ed una continua discussion­e su sé stessi). Non so se la proposta può essere originale, certo che mi sembra migliore di darsi il gomito.

Eusebio Baucè, Santhià Caro Eusebio, la tua domanda non è affatto secondaria, anzi ce la stiamo facendo tutti. Piuttosto che una stretta di mano diffidente ed esitante, seguita magari da una dose di amuchina, meglio forse sventolare la mano a distanza. E sorridere; con gli occhi, sotto la mascherina.

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