Smith confermato c.t. verso il Sei Nazioni «Bisogna dare un dna alla Nazionale»
Nell’incertezza che ruota intorno a come e quando il rugby potrà tornare a essere uno sport, la Federazione prova a mettere dei punti fermi e ieri, in videoconferenza, ha presentato lo staff che accompagnerà la Nazionale fino alla Coppa del Mondo del 2023. La speranza è che in ottobre si possa terminare il Sei Nazioni rimasto in sospeso per pandemia (l’italia deve ancora giocare in Irlanda e a Roma con l’inghilterra), ma al momento non ci sono direttive, né scadenze. Allora si prova a giocare d’anticipo programmando un domani di cui non c’è certezza: confermato alla guida della Nazionale il sudafricano Franco Smith (foto), arrivato dopo il Mondiale con un contratto a scadenza estiva e prolungato sulla fiducia dopo aver apprezzato il suo approccio con il lavoro e l’innovativa impostazione: «In avvicinamento al Sei Nazioni — ha esordito Smith — e durante il Torneo abbiamo lavorato con l’obiettivo di dare un dna alla nostra Nazionale. I risultati si conquistano con il duro lavoro». Per Smith, che conosce alla perfezione vizi e virtù del rugby italiano (ha giocato e allenato a Treviso), sarà fondamentale creare un percorso tecnico virtuoso unendo sotto un unico credo il lavoro di Accademie, Under 20 e Franchigie: «Una sfida che sono orgoglioso di affrontare al servizio di un mondo che mi ha permesso di affacciarmi al Sei Nazioni».