Tottenham, un positivo Isolamento per 7 giorni
Il Gasp-gate è ormai un caso politico. La rabbia del Valencia non si placa. Passano i giorni, ma il tecnico dell’atalanta resta nel mirino. Ora non è più solo una vicenda di pallone, di mezzo ci sono anche le istituzioni. Governative e non. La questione è esplosa dopo che domenica in un’intervista alla Gazzetta, Gian Piero Gasperini aveva rivelato, forse con eccessiva superficialità, di essere risultato positivo ai test sierologici e che pur senza febbre già alla vigilia della sfida con il Valencia al Mestalla si era sentito male.
La rabbia per l’inattesa eliminazione in quell’ottavo di Champions di ormai tre mesi fa ha fatto ovviamente da combustibile. Immediata la replica del club spagnolo, già domenica sera dopo l’intervista: «Senza misure preventive, Gasperini ha messo a rischio molte persone a Valencia» l’accusa contenuta nella nota stampa della società spagnola. Ieri è entrata in campo la politica, con il ministro per la Sanità della Comunitat Valenciana, Ana Barcelò, che ha definito «poco responsabile» il comportamento di Gasperini: «Sapeva che stava arrivando da una zona a rischio, non avrebbe dovuto spostarsi». Ma cosa chiede il Valencia? L’ipotesi che la partita venga fatta rigiocare non è stata presa in considerazione. Nemmeno dagli spagnoli stessi, che sanno bene come non esistano gli estremi perché il match venga fatto ripetere.
Secondo il quotidiano Marca, il club di proprietà del discusso magnate Peter Lim si aspetta una reazione forte dalla Uefa, un provvedimento durissimo. Qui però la vicenda assume i contorni del giallo.
Èun componente del Tottenham a essere risultato positivo agli ultimi test effettuati dalla Premier League l’1 e il 2 giugno. Lo ha annunciato il club londinese spiegando che non renderà nota l’identità del soggetto per garantirne la privacy. Gli Spurs, inoltre, fanno sapere che la persona in questione andrà in isolamento per sette giorni. La Premier League inizierà il prossimo 17 giugno.