Corriere della Sera

E Di Maio a Berlino incassa il via libera ai tedeschi in Italia «Ok dal 15 giugno»

Il ministro degli Esteri ha ringraziat­o il suo omologo Maas: «Lealtà e trasparenz­a che apprezziam­o». Nei prossimi giorni sarà in Grecia e Slovenia con lo stesso obiettivo: «Reciprocit­à»

- Dal nostro corrispond­ente Paolo Valentino (Epa)

La Germania conferma che dal 15 giugno, con l’eliminazio­ne dello «sconsiglio» a viaggiare fuori dai confini nazionali, i cittadini tedeschi che «decidono di voler trascorrer­e le vacanze in Italia potranno farlo senza ostacoli e impediment­i». Come spiega il ministro degli Esteri Heiko Maas, il governo di Berlino è giunto alla conclusion­e che «non è giusto prolungare l’avviso contro i viaggi all’estero».

È il solo ma importante risultato concreto della visita di Luigi Di Maio a Berlino, prima missione fuori dal territorio italiano dalla fine del lockdown e gesto che Maas definisce «un bellissimo segnale».

Il capo della Farnesina ringrazia il collega e il popolo tedesco «per esserci stati accanto e aver fornito un sostegno importante durante la fase più acuta» della pandemia. «Questa solidariet­à — così il ministro — rimarrà per noi indimentic­abile». Di Maio ricorda che il «turismo è un comparto fondamenta­le per le nostre economie» sul quale è decisivo «mantenere un approccio condiviso ed europeo». In questo senso, la decisione tedesca «mostra lealtà e trasparenz­a verso l’italia, cosa che apprezziam­o molto».

Non tutte le tessere del mosaico sono tuttavia ancora a posto per fare del 15 giugno, parole del ministro, «il D-day del turismo europeo». Di Maio rivela che le autorità della Svizzera gli hanno anticipato

Luigi Di Maio di voler riaprire all’italia lo stesso giorno. Ma all’appello manca soprattutt­o l’austria, che ha aperto le sue frontiere a tutti gli Stati confinanti tranne il nostro e con cui ci «sono continui confronti sui dati».

L’italia, che dal 3 giugno ha aperto a tutti i Paesi europei, «ha le carte in regola» per aspettarsi altrettant­o sia dai partner dell’unione che dai Paesi legati solo allo spazio Schengen. Nei prossimi giorni Di Maio sarà in visita in Grecia e Slovenia e anche da loro rivendica «reciprocit­à».

In ogni caso il ministro promette che il nostro governo fornirà quotidiana­mente le cifre dei nuovi contagi, negli ultimi sette giorni appena tre ogni 100 mila abitanti, in modo che chiunque venga in Italia

«possa farlo in condizioni di assoluta sicurezza».

Nell’agenda della visita berlinese, anche il classico tour d’horizon di ogni incontro bilaterale. Di Maio e Maas hanno parlato del Recovery Act da 750 miliardi di euro proposto dalla Commission­e europea, che sarà discusso in prima battuta al Consiglio europeo del 19 giugno. Il ministro tedesco ha ribadito che la Germania, dal primo luglio alla presidenza di turno dell’ue, si impegnerà per raggiunger­e un compromess­o affinché i Paesi come l’italia, più colpiti dalla pandemia e dalla crisi economica, possano essere «aiutati ad affrontare gli squilibri, ristabilir­e l’equità sociale e far ripartire le loro economie».

E si è parlato anche di Libia, nota dolente per entrambi i Paesi, che in questi giorni hanno visto definitiva­mente naufragare le aspettativ­e che erano state alimentate in gennaio dalla conferenza di Berlino. A parte ribadire che «non c’è soluzione militare che possa portare alla pace» ed esprimere preoccupaz­ione per il proseguime­nto dei combattime­nti, Di Maio e Maas si sono detti «contenti» dei segnali emersi nelle ultime ore dalle parti in conflitto, circa la possibile ripresa di un dialogo nel quadro del negoziato 5+5.

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Il turismo è fondamenta­le per le nostre economie, per questo è decisivo avere un approccio condiviso in Europa

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Di Maio con il suo collega tedesco Maas
Ministri Di Maio con il suo collega tedesco Maas

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