Berlusconi, segnale a Salvini: così aiuta Meloni a superarlo E la sinistra mi tratta meglio
La strategia del leader di FI che elogia (invece) Zaia
sempre quello economico: le nomine all’agcom, per esempio, lo interessano più delle trattative per le Regionali. Ma siccome tutto si tiene, dedica tempo al dossier e suggerisce calma a chi è delegato a gestirlo: «Bisogna restare calmi e fermi sulle nostre posizioni». Per Forza Italia il Piave si è spostato in Campania: se Salvini facesse saltare l’intesa per la candidatura azzurra a governatore, Berlusconi denuncerebbe pubblicamente il sabotaggio.
Per ora trattiene il fastidio verso il leader del Carroccio e il suo «atteggiamento assurdo»: «Non si rende conto che sta aiutando la Meloni a superarlo». Conosce l’arte del divide et impera per averla sfruttata a più riprese, e infatti perfidamente spende parole di sincero elogio verso il leghista veneto Zaia: «È bravissimo. Lui e De Luca in Campania sono i presidenti di Regione che hanno gestito meglio la crisi sanitaria». Un colpo al cerchio e uno alla botte, Berlusconi disorienta senza mai prendere posizione: nello stesso giorno è capace di assumere due linee politiche opposte, tanto poi ci pensa Letta a spiegarsi con gli interlocutori. Di recente hanno visto l’ex sottosegretario alla Presidenza entrare al Quirinale, mentre le visite al Nazareno non rappresentano più una novità: e se il segretario del Pd è occupato, chiama Bettini. O viceversa.
Immaginare però che Berlusconi passi armi e bagagli dall’altra parte non ha senso, non accadrà. Per quanto Conte lo abbia ricoperto di elogi,
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