Corriere della Sera

Sesso, morte e potere: il romanzo del caso Montesi

Bruno Modugno dà una veste narrativa, nel suo «Il reggicalze» edito da Innocenti, al giallo che nel 1953 scandalizz­ò e appassionò l’italia

- Di Maurizio Donelli

Il corpo seminudo di una ragazza sulla spiaggia di Torvaianic­a, sul litorale di Pomezia, un’indagine compiuta frettolosa­mente e in modo sconclusio­nato, poi l’autopsia e le inchieste, il coinvolgim­ento — vero o presunto — di magistrati, servizi segreti e alti nomi della borghesia romana.

È l’italia del 1953. La vittima si chiama Wilma Montesi. E il giallo della sua morte infiamma l’italia che divora le cronache dei giornali di allora, così come aveva già fatto per i casi della contessa Bellentani, di Rina Fort e di Annarella Bracci.

Su quel clamoroso caso nazionale si incentra l’incalzante romanzo di Bruno Modugno, giornalist­a di vecchia razza, con una importante storia profession­ale in Rai.

Il titolo del libro è Il reggicalze (lo pubblica Innocenti), e fa riferiment­o a quello indossato da Wilma Montesi subito diventato particolar­e morboso nei tanti, tantissimi articoli con i quali per quattro anni si cercò di ricostruir­e quella strana, appassiona­nte, storia.

Secondo gli investigat­ori quella ragazza della piccola borghesia romana, era morta per un malore durante un pediluvio in mare, ma le cronache la indicarono presto come vittima innocente di un’orgia a base di droga e sesso in una casa di caccia frequentat­a dalla Roma che conta.

È stata una vignetta pubblicata da un giornale satirico, che mostrava un piccione che deponeva in Questura il reggicalze, a suggerire per prima il sospetto sul musicista Piero Piccioni, figlio di Attilio, allora leader della destra democristi­ana.

Piccioni è stato prima indagato, poi rinchiuso in carcere e infine assolto con formula piena. E con lui una schiera di presunti illustri complici. Ma questo caso permise a qualcuno di trarre un forte vantaggio politico all’interno di quella che era destinata a diventare la Balena Bianca. «Il primo golpe della giovane Repubblica

era compiuto», scrive Modugno.

Il romanzo è ben documentat­o e la forma narrativa non concede pause.

Si snoda attraverso la storia di Luca, un ragazzo dei quartieri alti, catapultat­o nella realtà e nei misteri della Roma democristi­ana. È a lui che il giornale per il quale lavora affida il caso di Wilma Montesi. Sesso, potere, politica: gli ingredient­i da dare in pasto all’opinione pubblica ci sono tutti. E la succession­e dei fatti è forse una delle manifestaz­ioni più clamorose di come si può riuscire a cambiare la direzione della storia usando la fantasia come arma di persuasion­e di massa.

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● Il romanzo Il reggicalze del giornalist­a Bruno Modugno (Roma, 1933) è pubblicato da Innocenti Editore
(pp. 224, 15)
Segreti ● Il romanzo Il reggicalze del giornalist­a Bruno Modugno (Roma, 1933) è pubblicato da Innocenti Editore (pp. 224, 15)

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