Nina Zilli: un brano che unisce amore e passioni verdi nato in quarantena
Una canzone e una piantina. Schiacciacuore è titolo del nuovo brano di Nina Zilli e anche il nome di una pianta di pisello, seminata e sbocciata durante la quarantena e cresciuta sotto gli occhi di una diretta Youtube 24 ore su 24. Il brano è uscito venerdì, nella giornata mondiale dell’ambiente. «È una canzone d’amore ma c’è anche un seconda lettura: sono una madre natura in tuta da ginnastica che si arrabbia per come viene trattata dall’uomo. In realtà non è la natura che si deve preoccupare ma dovremmo farlo noi. L’immagine della tuta da ginnastica viene da una strofa che non fa più parte del brano perché ha lasciato spazio alle rime di Nitro». A completare il team c’è Danti alla produzione. Da qualche mese i due fanno coppia anche nella vita privata. «La quarantena poteva ucciderci o fortificarci. Ne usciamo piacevolmente sorpresi. Abbiamo condiviso vita, passione e lavoro. Con la base comune della musica tutto è stato più facile. Ci conoscevamo bene da prima, sapevo a cosa sarei andata incontro…». In queste settimane sono nati anche altri brani. «Stavo lavorando al nuovo disco già prima del lockdown. L’ottovolante di quei giorni, gli alti e i bassi emotivi, mi hanno dato tanti stimoli e ho messo molta carne al fuoco. Schiacciacuore è un brano fresco, ma ho anche pezzi che avranno un tocco di blue…». La carriera di Nina Zilli ha superato la boa dei 10 anni: nel 2009 il successo 50mila e poi il Sanremo 2010. «Quell’anno feci 104 concerti, 22 solo nel mese di luglio. Dopo una lunghissima gavetta fu il passo per diventare professionista. Quest’estate avevo in progetto di celebrare con disco e tour, ma l’emergenza ci ha fatto cambiare programmi. Però vorrei comunque fare qualche concerto, nel rispetto delle norme».