In Brasile oltre 670 mila positivi Bolsonaro ordina di oscurare i dati
Idati sui contagi? «Sono manipolati». Parola del presidente brasiliano Jair Bolsonaro che ha deciso di non fornire più il numero complessivo dei casi e dei decessi ma solo il bilancio giornaliero.
Idati sui contagi e i morti? «Sono fantasiosi o manipolati». Parola del governo del populista Jair Bolsonaro che ha deciso di non fornire più il numero complessivo dei casi e dei decessi ma solo il bilancio giornaliero, nonostante il Brasile sia il secondo Paese più colpito al mondo.
Già da alcuni giorni, la pubblicazione delle cifre era stata posticipata dalle cinque del pomeriggio alle dieci di sera, poi sabato il sito web su cui venivano diffuse le statistiche è stato oscurato, infine il portale è tornato in funzione ma solo con i numeri delle ultime 24 ore.
Il motivo: secondo il presidente «i dati cumulativi non riflettono il momento in cui si trova il Paese». Dunque non vale proprio la pena fornirli al pubblico. Anzi, «stiamo adottando altre azioni per migliorare la comunicazione del numero dei casi e la conferma delle diagnosi», ha annunciato il leader populista.
Il neo sottosegretario al ministero della Salute nonché miliardario amico di Bolsonaro, Carlos Wizard, ha rincarato la dose col quotidiano O Globo spiegando che il bilancio dei decessi dovuto alla pandemia verrà rivisto poiché i dati sono «fantasiosi o manipolati». Il tutto mentre ieri venivano toccati i 672 mila casi e 35.930 morti secondo la Johns Hopkins che invece continua a fornire il quadro.
Come prevedibile, la decisione del governo ha scatenato l’ira dei segretari alla sanità
La strategia
Sabato i dati sono stati oscurati, poi sono riapparsi ma solo quelli delle ultime 24 ore
dei governi locali. «Il tentativo autoritario, insensibile, disumano e non etico di rendere invisibili i morti di Covid-19 non riuscirà», si legge in una nota del Consiglio nazionale dei segretari sanitari nazionali (Conass). «La sua affermazione, priva di qualsiasi senso di etica, umanità e rispetto, merita il nostro profondo disprezzo e disgusto», continua la nota.
Parole decise, arrivate a pochi giorni dalla gaffe di Bolsonaro che aveva liquidato i morti con un «mi dispiace, ma tanto tocca a tutti prima o poi». E se il presidente è apparso fin dall’inizio della pandemia contrario al lockdown invocato invece dai governatori, in un’intervista all’afp Wizard ha spiegato che i numeri non saranno rivisti. «Non siamo interessati a riesumare i morti. Non vogliamo guardare indietro al passato, siamo più interessati al presente e al futuro», ha dichiarato.
Tutto risolto allora? No perché anche Wizard ha messo in dubbio la contabilità fatta nelle settimane precedenti, affermando che i media hanno riportato dati manipolati. Accuse cui la procura federale ha replicato dando 72 ore di tempo al ministero della Salute per spiegare i ritardi e le omissioni sulla diffusione dei dati.
Intanto gli oltre 45 mila contagi registrati nelle ultime 24 ore, insieme a 1.714 morti, provano che la pandemia da coronavirus si intensifica e cerca ancora il suo picco in America Latina. I malati sono ora 1.238,297, di cui 63.909 deceduti. Dopo il Brasile con 672.846 contagiati e 35.930 morti, seguono il Perù (191.758 e 5.301) e il Cile (127.745 e 1.541). Un quadro già fragile che rischia di peggiorare ulteriormente a causa dell’ultima mossa di Brasilia.