Corriere della Sera

Diminuisco­no i nuovi contagi: 197 Nessuna vittima in dieci regioni

I decessi scendono a 53 (due giorni fa erano 72) In Lombardia 125 casi. Segue il Piemonte con 10

- Prov. autonoma di Bolzano Veneto Marche Abruzzo Molise Puglia Basilicata Calabria Mariolina Iossa Prov. autonoma di Trento Friuli-venezia Giulia Emilia-romagna

Secondo i dati della Protezione civile in Italia soltanto 197 persone in più sono state contagiate dal virus in un giorno. Il numero è in calo, sabato erano 270. Di queste, 125 sono in Lombardia.

Cala il numero delle vittime, sono 53 in un giorno (33.899 in totale), 21 in Lombardia: ieri erano stati rispettiva­mente 72 e 29. C’è però una discrepanz­a tra i dati diffusi dalla sede di via Vitorchian­o a Roma e i comunicati della Regione Veneto, dove ieri è scoppiato un «giallo». In mattinata era rimbalzata la notizia che per la prima volta il Veneto non registrava nessun nuovo caso e nessun decesso ma alle 17 la Regione comunicava 3 nuovi positivi e nessun morto mentre alle 18 la Protezione civile contava 1 solo caso positivo e 5 morti.

Il «giallo» potrebbe essere spiegato, come è accaduto altre volte per altre regioni, con un «aggiustame­nto» di casi registrati. Come sembra essere accaduto anche in Piemonte, dove ieri non c’è stato alcun morto ma nella tabella sono segnati 7 deceduti in più che si riferiscon­o a giorni precedenti. In 10 regioni non si sono registrate nuove vittime.

I guariti in Italia sono quasi 800 in più, i malati di cui si ha certezza scendono a 35.877, con una diminuzion­e di 615 persone. I pazienti ricoverati sono 4.864 (-138), di cui 287 in terapia intensiva (-6).

Tutti i dati risentono del weekend e della diminuzion­e del numero dei tamponi effettuati. In Lombardia, per esempio, i nuovi casi calano ma i tamponi fatti sono stati 8.005 contro i 13.659 del giorno prima. Sempre in diminuzion­e, anche in Lombardia i ricoverati, -39 e le terapie intensive, -3. Il viceminist­ro della Salute Pierpaolo Sileri, comunque, al di là dei numeri assoluti, dice di non vedere «un “problema Lombardia”, anzi un calo e terapie intensive vuote. L’italia è tutta aperta. I focolai possono essere ovunque e, nel caso, andranno prese misure di contenimen­to mirato». Per Sileri, «gli italiani si sono comportati benissimo, siamo usciti dalla fase acuta e ora dobbiamo convivere con il virus».

Il commissari­o Domenico Arcuri è convinto però che l’emergenza non sia finita, e che «se ne esce solo quando avremo il vaccino».

Da oggi poi, continua Arcuri,

«è operativa in quattro regioni pilota la app Immuni per la tracciabil­ità dei contatti Covid positivi». Scaricabil­e dal primo giugno, dopo la prima settimana di sperimenta­zione, il funzioname­nto a pieno regime su scala nazionale è previsto per il 15 giugno prossimo.

La app Immuni, conclude il commissari­o, «è stata già scaricata da 2 milioni di italiani. È molto utile per il tracciamen­to, una componente essenziale per questa fase».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy