«Sotto l’ombrellone senza mascherina È sbagliato vedere il pericolo ovunque»
Le Foche (Umberto I): una paranoia fermare il respiro incrociando una persona. Baci e abbracci? È presto
ROMA Gente che in strada cambia marciapiede per non incrociare il passante o che al parco, pur indossando la mascherina, si scosta di metri per non entrare nello spazio di chi fa la sua corsetta, in assenza di affollamento.
Sono comportamenti paranoici da abolire, secondo Francesco Le Foche, immunologo del Policlinico universitario Umberto I. Che invita a mantenere la ragionevolezza, non solo le distanze, «altrimenti non recupereremo la normalità, la vita sociale è fondamentale per l’uomo quindi dobbiamo tornare a viverla».
Che cosa intende?
«È come se avessimo spento un incendio, restano piccoli
d
Le palestre Attenzione a non essere fobici. Se ci si allena al chiuso si possono fare 40 minuti anziché un’ora
«Il virus c’è ma è sbagliato vedere il pericolo ovunque. Vedo persone che quando incrociano un altro essere umano trattengono il respiro e guardano a terra. Una paranoia. Bisogna reagire altrimenti entriamo in un contesto negativo dal quale sarà difficile uscire. So di gente che non mette il naso fuori di casa per paura».
Provi a convincere i paranoici.
«Disponiamo di mezzi sofisticati per reagire, lo abbiamo visto. Da qui in avanti ne avremo sempre di più. Tucidide, raccontando la peste nera ad Atene nel 430 a.c. scrisse di vedere l’umanità smarrita. Ora non ha senso avere smarrimento. Il post Covid non va vissuto così».
Vacanze in serenità?
«Potendo mantenere le distanze io partirei sereno. Sulla parametri fissati per avviare la fase uno della ripartenza. Molte delle attività ripartiranno gradualmente a partire da oggi. La decisione arriva dopo 205 mila residenti contagiati e circa 22 mila vittime.