ECOSISTEMA DA IMPRESA
Obiettivi Nasce Joule che punterà sulla transizione energetica e l’economia circolare: è gratuita, candidature fino al 30 giugno EVOLVERE LE AZIENDE INNOVATIVE ENI APRE UNA SCUOLA DI VALORI
U na tradizione nella formazione che si rinnova, in continuità, ma allo stesso tempo «in rottura» con i modelli noti. Perché le sfide da affrontare sono in costante evoluzione, richiedono competenze diverse e trasversali, hanno bisogno di un ecosistema preparato e resiliente, dove in primo piano ci sono la collaborazione e una nuova responsabilità delle aziende nei confronti tanto della società quanto degli shareholder. Da queste riflessioni parte l’ultimo programma di formazione di Eni, la multinazionale dell’energia, che inaugura una nuova scuola di impresa completamente gratuita, Joule. Le candidature sono aperte fino al 30 giugno. Il regolamento è sul sito: eni.com/joule.
La logica che guida Joule è orientata al futuro, con un approccio valoriale, che supera quello ormai già ampiamente sperimentato dell’open innovation. Si ragiona per rafforzare e far evolvere quell’ecosistema di aziende innovative che l’italia possiede, ma che vanno fatte crescere, perché possano rispondere alle emergenze cui andiamo incontro. Quella sanitaria l’abbiamo vissuta tutti, in questi mesi. Quella ambientale, che poi è il filo rosso che legherà le proposte selezionate per entrare nel programma, è ad essa strettamente connessa. Così, se non ci sono limiti di età stringenti (la soglia ora indicata dei 40 anni andrà probabilmente a scomparire) e di titolo di studio per presentarsi, quello che viene richiesto ai partecipanti del bando è la condivisione dei valori dell’iniziativa. Il che vuol dire mettere al centro un paio di espressioni chiave: transizione energetica ed economia circolare. Dentro a queste macro categorie, le imprenditrici e gli imprenditori del futuro potranno sviluppare i progetti più disparati, che si tratti di agritech o di ecommerce. Il
Il criterio
Chi viene scelto potrà sviluppare progetti più disparati ma nel segno della sostenibilità
tutto gratuitamente: una formula che, in Europa, era ancora inedita.
La formazione inizierà in autunno e durerà sei mesi, articolandosi con lezioni in aula (due weekend al mese nella sede Eni dedicata alla formazione, a Villa Montecucco a Castel Gandolfo, Roma) e con attività di apprendimento a distanza. L’obiettivo è arrivare a un project work finale. Le iniziative più interessanti e meritevoli potrebbero avere un’ulteriore passaggio ed entrare in un processo di incubazione, passando quindi al dipartimento «Energizer» di Eni, un vero acceleratore di impresa sostenibile, dove si lavora per trasformare le idee in progetti e renderli poi scalabili. In una logica equity free, senza scopo di lucro.
Il programma avrà anche una parte «open», accessibile a tutti, e che si potrà impostare secondo le proprie necessità. La didattica sarà sviluppata grazie al contributo delle migliori business school e università, ma anche ragionando insieme a una community di imprenditori: l’idea non è solo imparare a fare il business plan vincente per una startup che deve occuparsi di sostenibilità, ma anche coinvolgere l’uomo di impresa che racconta successi e insuccessi. Lo storytelling classico, come si fa impresa, non mancherà, ma lo scopo è quello di confrontarsi con aziende che portino le loro esperienze. In una vera logica di ecosistema.
Il sostegno di Eni all’imprenditoria made in Italy, e soprattutto alle aziende innovative, passa anche attraverso la collaborazione con il Polihub, uno dei principali incubatori universitari mondiali. Attraverso l’ufficio di trasferimento tecnologico del Politecnico, parte delle idee che nascono nei laboratori universitari verranno incanalate in un ulteriore percorso di crescita: Joule non solo sosterrà economicamente l’iniziativa ritenuta valida, ma darà supporto alla startup in termini di misurazione ambientale della sua attività. Con il Polihub sono già state lanciate due «call», la Switch2product e la Startcup Lombardia, su temi di economia circolare e green tech.
Joule partecipa inoltre a Open Italy, il programma promosso da Elis, no profit orientata allo sviluppo sostenibile di startup.
I contenuti
Non solo business plan, anche le testimonianze di imprenditori tra successi e insuccessi