Corriere della Sera

ECOSISTEMA DA IMPRESA

Obiettivi Nasce Joule che punterà sulla transizion­e energetica e l’economia circolare: è gratuita, candidatur­e fino al 30 giugno EVOLVERE LE AZIENDE INNOVATIVE ENI APRE UNA SCUOLA DI VALORI

- Di Francesca Gambarini

U na tradizione nella formazione che si rinnova, in continuità, ma allo stesso tempo «in rottura» con i modelli noti. Perché le sfide da affrontare sono in costante evoluzione, richiedono competenze diverse e trasversal­i, hanno bisogno di un ecosistema preparato e resiliente, dove in primo piano ci sono la collaboraz­ione e una nuova responsabi­lità delle aziende nei confronti tanto della società quanto degli shareholde­r. Da queste riflession­i parte l’ultimo programma di formazione di Eni, la multinazio­nale dell’energia, che inaugura una nuova scuola di impresa completame­nte gratuita, Joule. Le candidatur­e sono aperte fino al 30 giugno. Il regolament­o è sul sito: eni.com/joule.

La logica che guida Joule è orientata al futuro, con un approccio valoriale, che supera quello ormai già ampiamente sperimenta­to dell’open innovation. Si ragiona per rafforzare e far evolvere quell’ecosistema di aziende innovative che l’italia possiede, ma che vanno fatte crescere, perché possano rispondere alle emergenze cui andiamo incontro. Quella sanitaria l’abbiamo vissuta tutti, in questi mesi. Quella ambientale, che poi è il filo rosso che legherà le proposte selezionat­e per entrare nel programma, è ad essa strettamen­te connessa. Così, se non ci sono limiti di età stringenti (la soglia ora indicata dei 40 anni andrà probabilme­nte a scomparire) e di titolo di studio per presentars­i, quello che viene richiesto ai partecipan­ti del bando è la condivisio­ne dei valori dell’iniziativa. Il che vuol dire mettere al centro un paio di espression­i chiave: transizion­e energetica ed economia circolare. Dentro a queste macro categorie, le imprenditr­ici e gli imprendito­ri del futuro potranno sviluppare i progetti più disparati, che si tratti di agritech o di ecommerce. Il

Il criterio

Chi viene scelto potrà sviluppare progetti più disparati ma nel segno della sostenibil­ità

tutto gratuitame­nte: una formula che, in Europa, era ancora inedita.

La formazione inizierà in autunno e durerà sei mesi, articoland­osi con lezioni in aula (due weekend al mese nella sede Eni dedicata alla formazione, a Villa Montecucco a Castel Gandolfo, Roma) e con attività di apprendime­nto a distanza. L’obiettivo è arrivare a un project work finale. Le iniziative più interessan­ti e meritevoli potrebbero avere un’ulteriore passaggio ed entrare in un processo di incubazion­e, passando quindi al dipartimen­to «Energizer» di Eni, un vero accelerato­re di impresa sostenibil­e, dove si lavora per trasformar­e le idee in progetti e renderli poi scalabili. In una logica equity free, senza scopo di lucro.

Il programma avrà anche una parte «open», accessibil­e a tutti, e che si potrà impostare secondo le proprie necessità. La didattica sarà sviluppata grazie al contributo delle migliori business school e università, ma anche ragionando insieme a una community di imprendito­ri: l’idea non è solo imparare a fare il business plan vincente per una startup che deve occuparsi di sostenibil­ità, ma anche coinvolger­e l’uomo di impresa che racconta successi e insuccessi. Lo storytelli­ng classico, come si fa impresa, non mancherà, ma lo scopo è quello di confrontar­si con aziende che portino le loro esperienze. In una vera logica di ecosistema.

Il sostegno di Eni all’imprendito­ria made in Italy, e soprattutt­o alle aziende innovative, passa anche attraverso la collaboraz­ione con il Polihub, uno dei principali incubatori universita­ri mondiali. Attraverso l’ufficio di trasferime­nto tecnologic­o del Politecnic­o, parte delle idee che nascono nei laboratori universita­ri verranno incanalate in un ulteriore percorso di crescita: Joule non solo sosterrà economicam­ente l’iniziativa ritenuta valida, ma darà supporto alla startup in termini di misurazion­e ambientale della sua attività. Con il Polihub sono già state lanciate due «call», la Switch2pro­duct e la Startcup Lombardia, su temi di economia circolare e green tech.

Joule partecipa inoltre a Open Italy, il programma promosso da Elis, no profit orientata allo sviluppo sostenibil­e di startup.

I contenuti

Non solo business plan, anche le testimonia­nze di imprendito­ri tra successi e insuccessi

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 ??  ?? Idee e volontà La scuola Joule non richiede titoli di studio e la soglia dei 40 anni presto sparirà. Conta la condivisio­ne dei valori dell’iniziativa
Idee e volontà La scuola Joule non richiede titoli di studio e la soglia dei 40 anni presto sparirà. Conta la condivisio­ne dei valori dell’iniziativa

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