Il City oggi al Tas contro l’esclusione dalle Coppe «Prove inconfutabili»
Comincia oggi al Tribunale di Arbitrato dello Sport (Tas) di Losanna l’esame del ricorso presentato dal Manchester City contro l’esclusione di due anni dalle Coppe europee (e una multa di 30 milioni di euro) per aver ripetutamente violato le regole del fairplay finanziario. L’indagine Uefa era nata dopo che lo Spiegel aveva pubblicato i documenti di «Football leaks» tra cui alcune email che evidenziavano presunte violazioni del Ffp da parte della dirigenza del City e del suo proprietario, lo sceicco Mansour di Abu Dhabi. Il ceo del City, Ferran Soriano, che dopo la prima sentenza aveva detto che «questa vicenda sembra avere basi politiche», ora al Telegraph ha dichiarato che il club è in possesso di «prove inconfutabili» da far valere in sede di appello. Il Tas ha programmato udienze che dovrebbero durare tre giorni: tutto avverrà a distanza, con i legali delle parti collegati in videoconferenza. C’è la possibilità che la sentenza possa arrivare a luglio, cosa che provocherebbe enormi problemi sul mercato al club campione d’inghilterra in carica. Infatti il futuro di molti calciatori (De Bruyne ha già detto che «due stagioni senza coppe sarebbero difficili da sopportare») potrebbe essere deciso dall’esito del ricorso. Lo stesso vale per Guardiola (foto), anche se il tecnico catalano ha garantito che rimarrà. Fonti del City hanno già fatto sapere che in caso di sentenza sfavorevole, il club è pronto a rivolgersi alla Corte federale svizzera.
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