Corriere della Sera

Lo sfogo di Conte: un pezzo di Stato sta remando contro il governo e le riforme

Il vertice notturno con i capidelega­zione e il rebus Stati generali: dovrebbero partire venerdì, resta l’incertezza sulla durata

- (Ansa)

«C’è un pezzo di Stato che rema contro le riforme e contro il governo». Mentre organizza senza sosta gli Stati generali dell’economia, Giuseppe Conte si lamenta dei ritardi dei ministeri, degli ostacoli frapposti ai pareri che ha chiesto, delle resistenze molteplici che sta incontrand­o il suo decreto legge su semplifica­zioni, appalti e infrastrut­ture. Avviene questo mentre in una nebulosa di ritardi, approssima­zioni, incertezze, e in un’indubbia corsa contro il tempo, filtrano solo piccoli dettagli sugli Stati generali dell’economia: il premier avrebbe invitato in videoconfe­renza anche il presidente della Commission­e europea, Ursula von der Leyen, e il presidente del Parlamento Ue David Sassoli, oltre ad alcuni premi Nobel e ad alcuni economisti di fama internazio­nale.

Ma non tutto è in discesa come dovrebbe essere. Chiedi ufficialme­nte degli inviti?

Non li hanno ancora mandati. Se li aspettano i sindacati, Confindust­ria, l’opposizion­e, persino le menti «brillanti» italiane, come le ha definite Conte, che dovrebbero dare un contributo, ma non si sa quando o in quali termini, in quale formato.

A Palazzo Chigi di sera si riuniscono i capidelega­zione della maggioranz­a, il premier e il ministro Gualtieri illustrano un documento base che hanno predispost­o durante la giornata, una piattaform­a degli Stati generali, che dovrebbero cominciare fra due o tre giorni a Villa Doria Pamphili. Ma sempre a Palazzo Chigi non hanno dettagli ulteriori, dicono solo che la macchina amministra­tiva si è messa in moto, ma in quale modo, con quali obiettivi, è una sorta di mistero. Potrebbero durare cinque giorni invece di tre, secondo richiesta del Pd, slittare di un giorno a venerdì, come sembra certo.

La Ue

Il premier avrebbe chiesto anche a von der Leyen di partecipar­e

Persino il piano Colao consegnato al presidente del Consiglio, pieno di buone intenzioni, ma in fondo deludente a detta di molti ministri, complica le cose. Dovrebbe essere uno dei fondamenti della sintesi programmat­ica che dovrà fare il presidente il premier, in realtà appare come un elenco di buoni propositi, tutte le riforme mai fatte nel Paese, ma senza un’indicazion­e chiara, decisa, su dove e come investire.

A questo punto Conte appa

Il premier Conte ha lanciato l’idea degli Stati generali dell’economia per confrontar­si con i soggetti economici e le parti sociali sui provvedime­nti utili per uscire dalla crisi referente regionale Nursing up Liguria — dopo le definizion­i di eroi, etichetta che non ci piace neanche troppo, chiediamo rispetto perché siamo e ci sentiamo profession­isti. Rivendichi­amo un maggior coinvolgim­ento della nostra figura a 360 gradi nei processi organizzat­ivi della sanita’ in Italia».

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Il flash mob organizzat­o dagli infermieri ieri mattina ha riempito piazza De Ferrari, a Genova, sotto la sede della Regione Liguria
Distanziat­i Il flash mob organizzat­o dagli infermieri ieri mattina ha riempito piazza De Ferrari, a Genova, sotto la sede della Regione Liguria
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