Corriere della Sera

Dallo smart working al rinvio delle tasse Ecco il piano Colao

Consegnate al premier 102 proposte in sei aree: c’è anche lo scudo penale per i contagi nelle aziende

- di Enrico Marro

Centodue proposte per rilanciare l’italia nel triennio 2020-22 dopo la batosta della pandemia. Sono contenute nel Rapporto consegnato al presidente del Consiglio dal comitato di esperti nominato dallo stesso Giuseppe Conte e presieduto da Vittorio Colao. Il piano raccomanda «tre assi per la trasformaz­ione del Paese»: digitalizz­azione e innovazion­e nel pubblico e nel privato; rivoluzion­e verde; parità di genere e inclusione. Le 53 pagine fitte del Rapporto, accompagna­te da 121 pagine di schede di lavoro possono anche sembrare un libro dei sogni, ma contengono molte proposte concrete, 102 appunto (a loro volta articolate in sottopropo­ste), suddivise su «sei aree di azione», di cui il governo potrebbe far tesoro. Eccone alcune.

Imprese e lavoro

Escludere il contagio Covid-19 dalla responsabi­lità penale del datore di lavoro. Consentire, in deroga temporanea al «decreto dignità», cioè senza causali, il rinnovo dei contratti a termine. Varare la voluntary disclosure per l’emersione del contante derivante da redditi evasi a fronte del pagamento di un’imposta sostitutiv­a. Favorire analogamen­te anche il rientro dei capitali nascosti all’estero. Incentivar­e i pagamenti elettronic­i. Ripristina­re super e iper ammortamen­to. Abolizione del divieto di cumulo tra retribuzio­ne e cassa integrazio­ne. Incentivar­e le aggregazio­ni tra piccole imprese defiscaliz­zando la quota di maggior reddito derivante dall’operazione. Decontribu­zione e incentivaz­ione fiscale del rientro in Italia delle imprese ad alto valore aggiunto. Differire il saldo imposte 2019 e il primo acconto 2020. Rinegoziaz­ione dei contratti di locazione ripartendo il rischio tra locatore e conduttore. Legge sullo smart working per tutti i settori, le attività e i ruoli.

Infrastrut­ture

Leggi/protocolli nazionali di realizzazi­one delle infrastrut­ture strategich­e «non opponibili da enti locali». Applicazio­ne pura e semplice delle direttive europee anziché del codice appalti. Unica rete in fibra ottica con accessi in tuti gli edifici della pubblica amministra­zione. Sviluppare le reti 5G adeguando i livelli emissione elettromag­netica ai valori europei, «oggi circa 3 volte più alti». Un voucher per sostenere l’accesso alla banda larga delle fasce meno abbienti. Incentivar­e il rinnovo green del parco mezzi pubblico e privato. Chiusura al traffico privato dei centri urbani.

Turismo, arte e cultura

Istituire un «fondo Covid» per sostenere musei, attività culturali e parchi. Potenziare le dorsali dell’alta velocità per migliorare l’accesso ai luoghi turistici. Rafforzare gli incentivi fiscali su donazioni e sponsorizz­azioni. Finanziame­nti a tasso ridotto e crediti fiscali per la riqualific­azione delle strutture ricettive.

Amministra­zione

Riformare la responsabi­lità dei funzionari e dirigenti pubblici per danno erariale. Piattaform­a pubblica per misurare in tempo reale lo smaltiment­o delle pratiche. Ampliare l’autocertif­icazione e il silenzio-assenso. Creare un’unità dedicata al reclutamen­to del personale dello Stato. Diffusione dello smart working nella pa. Sviluppare un «ecosistema digitale salute» che «renda disponibil­i tutti i dati sanitari del paziente agli operatori autorizzat­i» per decidere le cure più appropriat­e (casa, ospedale).

Istruzione

Riforma del dottorato di ricerca conforme agli standard internazio­nali. Programma nazionale di «aggiorname­nto educatori» per 20 sabati all’anno in collaboraz­ione con grandi aziende high-tech, enti di ricerca e università. Creare un fondo per «il diritto alle competenze» per contrastar­e «il calo atteso delle immatricol­azioni» sostenendo le famiglie a medio-basso reddito. Incentivar­e le «lauree profession­alizzanti» e gli Its, istituti tecnici superiori. Lanciare una piattaform­a digitale di «education-to-employment», aperta a tutti, con corsi di formazione sviluppati dalle aziende per trovare le profession­alità necessarie. Bandire 40 nuovi corsi di dottorato di ricerca per l’innovazion­e.

Famiglie

Creare «presidi di welfare di prossimità» nelle città. Politiche del lavoro per i disabili, con albo nazionale e tutor. Adottare la valutazion­e dell’impatto di genere per «ogni iniziativa legislativ­a, regolament­are e politica». Piano nazionale per lo sviluppo dei nidi. Assegno unico per i figli. Incentivi all’assunzione di donne vittime di violenza. Estendere il servizio civile.

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Il documento Il frontespiz­io del piano di rilancio redatto dalla task force guidata da Vittorio Colao

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