Corriere della Sera

Gravina, doppio schiaffo alla Lega Si torna ai playoff e all’algoritmo

Bocciata la proposta della serie A: con 18 voti contro 3 sì anche alle retrocessi­oni

- Alessandro Bocci Monica Colombo

Siamo tornati al piano B e al piano C. Se il campionato, così come è stato concepito, dal 20 giugno al 2 agosto, non arrivasse in fondo, Gabriele Gravina ha nuovamente tirato fuori dal cilindro playoff e playout e solo come terza ipotesi la media punti, il famoso algoritmo per cristalliz­zare la classifica (in questo caso senza l’assegnazio­ne dello scudetto).

Il Consiglio federale ha rifilato due sonori schiaffoni alla Lega di serie A, sola e accerchiat­a. Il tentativo di bloccare le retrocessi­oni non solo è naufragato, ma ha inasprito i rapporti con la Federazion­e e convinto Gravina a fare di testa sua. Così il cambio di format, playoff e playout, inviso a quasi tutti i presidenti di via Rosellini, non è più solo il piano alternativ­o nel caso in cui il campionato non riuscisse a accendere i riflettori. Ma lo è anche nell’ipotesi in cui la serie A riuscisse a partire, ma fosse costretta a fermarsi entro il 10 luglio.

La Figc ha ratificato e reso legge tutto quello che in via Rosellini non avrebbero voluto. E questo stona con il ruolo e il peso, anche economico, della Lega di A, un gigante con i piedi di argilla. Certi equilibri vanno rivisti. I presidenti devono compattars­i e aprire un confronto, anche aspro, con Federcalci­o e governo per mettersi nella condizione di contare di più. Dare e avere, insomma.

Andrea Agnelli, invitato al Cf come presidente dell’eca, ha chiesto come sia possibile procedere con i playoff nel caso in cui il calcio sia costretto a fermarsi. La Lega, in questa giornata nera, ha scelto di non replicare. Ma il malumore è tangibile e entro due giorni si riunirà in Consiglio. Qualche società medita clamorosam­ente

Stadium Juve-inter 2-0 (8 marzo) è stata una delle ultime partite prima del lockdown: venerdì allo Stadium la Coppa Italia col Milan (Afp) di impugnare la delibera. Il malessere è anche interno e nel mirino c’è finito il solito Lotito, colpevole secondo alcuni di non aver perorato la causa. Ma al voto il presidente della Lazio non ha tradito le consegne. Nessun’altra Lega o componente ha appoggiato il motore del calcio italiano. 18 a 3 la votazione finale. Anche la serie C, alla fine, ha scelto di stare con Gravina, che ha vinto una battaglia importante, ma non la guerra perché sulla strada di questa maledetta stagione resta lo spettro della quarantena. «A me non risulta possibile allentarla e il Comitato tecnico scientific­o non ne ha neppure discusso. Una disparità di trattament­o aprirebbe molte questioni», ha commentato Sandra Zampa, sottosegre­taria alla Salute nel governo Conte. Gravina però non intende rinunciare: «Siamo convinti di dover avere un confronto con i ministri Spadafora (Sport) e Speranza (Salute). Non so se sarà possibile attenuare la quarantena, ma riteniamo che ci possano essere le condizioni per non impedire al campionato di arrivare in fondo».

Ma siccome lo spauracchi­o c’è, la Figc ha considerat­o tutte le ipotesi: cambio di format e cristalliz­zazione della classifica attraverso la media dei punti in casa e fuori moltiplica­ti per le partite che mancano a ciascuna squadra sempre in casa e fuori. Nel lungo comunicato si fa riferiment­o al

Quarantena

La sottosegre­taria Zampa non fa sconti: «A me non risulta possibile cambiarla»

20 agosto come termine ultimo per chiudere i campionati, ma Gravina vuole mettere la parola fine alla serie A entro il 2 agosto per consentire alle squadre impegnate nella corsa europea di concentrar­si su Champions e Europa League. «Ha vinto il calcio che ha dimostrato coerenza in un momento difficile. Tra i 5 campionati top solo quello francese si è fermato. La formula dei playoff e playout la definiremo prima del 20 giugno».

La serie B riparte, la C battezza le promozioni in B di Vicenza, Reggina e Monza. «Puntiamo alla serie A», ha detto Silvio Berlusconi. Mentre Ghirelli organizzer­à playoff (dal 1º luglio) e playout (dal 27 giugno). Il Palermo è in C. La serie A femminile ha chiuso qui e lo scudetto non sarà assegnato.

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I punti principali

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