«Un buono libri per le famiglie con figli di 6 anni»
Apprezzamento per l’impegno del ministro e riproposta del buono libri, che tecnicamente «potrebbe essere pronto già da agosto». Dopo l’incontro di lunedì organizzato da Laterza tra il mondo della cultura e il ministro Dario Franceschini (il «Corriere» ne ha dato conto ieri nell’articolo di Paolo Conti), l’aie, Associazione italiana editori, rilancia le sue proposte per l’emergenza.
«Abbiamo apprezzato l’incontro — spiega Ricardo Franco Levi, presidente Aie (foto) — per l’attenzione dimostrata dal ministro in oltre un’ora. Il libro è la base della cultura italiana, e anche dal punto di vista economico con 3 miliardi annui di fatturato è l’industria culturale più grande d’italia. Un’industria vera, non dipendente da sovvenzioni pubbliche. Con grande unità, noi con i librai di Ali e i bibliotecari di Aib, abbiamo riflettuto su una medicina possibile in questi tempi di pandemia».
Dopo i due decreti a favore di biblioteche e librerie, ora secondo Aie si tratta di dare ai cittadini la possibilità di spendere in libri: «Abbiamo detto: no a interventi a pioggia — continua Levi —. Invece, mettiamo in mano alla domanda uno strumento di sostegno a tutta la filiera. Diamo una carta di spesa ai cittadini. Un bonus generalizzato non è affrontabile ora, ma individuare famiglie con figli all’inizio del percorso scolastico, cioè di 5-6 anni, soddisfa due obiettivi: un aiuto immediato e un sostegno che guardi al futuro. Sappiamo quanta differenza fa nella crescita individuale la presenza di libri in casa. Possiamo attivare il bonus in tempi rapidi: basterebbe ricavare una nuova app dalla stessa piattaforma della 18App. Potrebbe essere attiva già da agosto. Sarebbe importante per il comparto, le cui perdite a fine anno potrebbero toccare il 20-30%, fino a 1 miliardo di euro».