Biografie, passione (anche) italiana
Novità Brioschi lancia una collana dedicata al racconto delle esistenze di autori nostri connazionali
Francesco Brioschi editore ha appena lanciato una collana di narratori italiani, «Storie e Vite», dedicata alle biografie; una novità nel panorama editoriale della casa editrice milanese, che pubblica narrativa, saggistica e reportage dal mondo, con una particolare attenzione alla letteratura iraniana, russa, dei Paesi arabi e, più recentemente, anche africani.
La direzione della collana è affidata a Isabella Bossi Fedrigotti (firma del «Corriere» e scrittrice vincitrice del Campiello 1991 e del Campiello aldori la carriera 2019) e Andrea Kerbaker (che a Milano ha fondato e dirige la Kasa dei libri). Un’idea che — dicono i direttori — nasce dalla pluriennale collaborazione tra i due al premio Bagutta (dove Bossi Fedrigotti è presidente di giuria e Kerbaker segretario). «Storie e Vite» raccoglierà biografie di autori italiani con «l’obiettivo di dimostrare che la biografia è ben diversa dalla sua fama italiana di grande tomo costellato di date», spiegano i direttori.
Il primo romanzo è appena stato inaugurato: si tratta di una nuova edizione de Il mio nome a memoria di Giorgio van Straten (edito da Mondanel 2000), già vincitore dei premi Viareggio 2000 e Procida-isola di Arturo-elsa Morante 2000, in cui l’autore (Firenze, 1955) ripercorre la storia della sua famiglia dal 1811 a oggi.
Tra le prossime uscite, previste per l’autunno, la biografia di Marco Sassano (Torino, 1949), Amor di patria. Storia di una famiglia italiana, il racconto di quattro generazioni — di carbonari, garibaldini, rivoluzionari e fascisti — della sua famiglia, che inizia nel 1805. Tra i titoli più recenti dell’autore (uno dei protagonisti dello scandalo de «La Zanzara» nel 1966, il giornale del Parini di Milano uscito con un’inchiesta sulla vita sessuale dei liceali), I libri sono come le ciliegie. Cesare De Michelis in parole sue (Marsilio, 2019). Sempre in autunno è prevista l’uscita di una biografia di Raffaello (1483-1520) scritta da Stefano Zuffi (Milano, 1961), storico dell’arte e autore di saggi sull’epoca rinascimentale e barocca.
L’iniziativa Si chiama Storie e Vite la dirigono Isabella Bossi Fedrigotti e Andrea Kerbaker