La Francia blocca le retrocessioni
Il Consiglio di Stato dà ragione a Tolosa e Amiens: «La Ligue 1 passi a 22 squadre»
E alla fine il blocco delle retrocessioni è arrivato. In Francia. Là dove il campionato è stato cancellato, e dove la classifica cristallizzata è stata determinante per definire le posizioni, il Consiglio di Stato si è sostituito alla Federcalcio accogliendo il ricorso di Amiens e Tolosa, le due retrocedende: non potete terminare in Ligue 2, il verdetto, perché i vostri interessi privati sono superiori a quelli della Lega che organizza il campionato. Tradotto: se il prossimo anno il campionato francese si dovesse disputare con 22 squadre anziché 20, il problema non sarà vostro. E nemmeno di Lorient e Lens, già promosse dalla Ligue 2.
Il problema è della FFF, la
Federcalcio francese, che laconicamente ha comunicato di «prendere atto della richiesta del Consiglio di Stato di esaminare in relazione alla questione del formato della Ligue 1 per la stagione 20202021 entro il 30 giugno 2020». Una bocciatura netta, uno stop che rischia di aprire un fronte inatteso per un campionato che si è chiuso senza nemmeno tentare una ripartenza post Covid.
E che non ripartirà. Il Consiglio ha scontentato soprattutto il Lione, che chiedeva la ripresa per poter lottare per un posto in Europa e che invece si ritroverà fuori dalle coppe per la prima volta dopo 20 anni. Ma un conto è la qualificazione all’europa, ha sostenuto
Il secco no Jean-michel Aulas, 71 anni, presidente dell’olympique Lione dal 1987. Chiedeva la ripresa del torneo, il tribunale gli ha detto di no il Consiglio di Stato, un altro una retrocessione. Per una banale (si fa per dire) questione di bilanci: «La Ligue 1 non può legalmente basarsi, per decidere di retrocedere le ultime due in classifica, sul fatto che l’attuale convenzione con la Federcalcio prevede un limite di 20 club, dal momento che questa convenzione scade il 30 giugno e una nuova deve esserne firmata». Questo per tutelare i due club che sostenevano di potersi ancora salvare — e l’aritmetica parlava a loro favore — se si fossero potute disputare le ultime dieci partite del campionato: il Consiglio di Stato è entrato pesantemente nel merito delle scelte: gli interessi dei due club, in caso di retrocessione, verrebbero irrimediabilmente danneggiati. E l’interesse dei due club, in questo caso, è superiore a quello del buon funzionamento della Ligue 1 nella stagione 2021-22. In poche parole: le due squadre hanno diritto di rimanere nella massima serie. Se per fare questo la Federcalcio e la Ligue 1 dovranno cambiare il format, questo è un problema che non può riguardare Amiens e Tolosa. Si cambi il format.
In Francia per questa stagione non si giocherà più, ma non saranno gli algoritmi a decidere chi retrocede: doveva arrivare un Consiglio di Stato per scoprire la logica.