Conte: un mese di cig
La scuola? Buona l’idea del Pd di trovare altri spazi per i seggi elettorali Sul Sud c’è un progetto per la fiscalità di vantaggio che attragga gli investitori «Se tornassi al mio lavoro di avvocato sarei contento»
Il Consiglio dei ministri ha varato un decreto che estende da subito la cassa integrazione di 4 settimane.
ROMA Nel pieno dell’ennesimo scontro con Confindustria, che si attendeva un piano del governo meno generico e che ne presenta uno suo, Giuseppe Conte si ritaglia comunque uno spazio da protagonista non solo come regista del confronto con le parti sociali, ma anche come perno del dibattito politico: «Se torno al mio lavoro da avvocato — in sintesi — sono molto contento».
La battuta del capo del governo è il seguito di retroscena e malumori nati sui sondaggi che vedono il suo consenso personale crescente, addirittura virtuoso per il Movimento 5stelle se ne fosse a capo, un consenso che desta sospetti, gelosie e che si intreccia alla crisi che sembra invece avvolgere il Movimento fondato da Beppe Grillo, sempre più diviso sulla leadership, come sul progetto di lungo respiro. Ecco allora Conte che si tira fuori dal dibattito: «Io ho un incarico che è forse il più sfidante in questo momento storico. Non bisogna ripristinare la normalità ma dobbiamo fare meglio. Io ho iniziato questa esperienza avendo un’altra occupazione, è stata una situazione anomala. Ho un’occupazione, lo dico a tutti quelli che inseriscono la figura di Conte nei sondaggi, lo dico ai miei compagni di viaggio, se domani tornerò alla mia occupazione sarò soddisfatto». Insomma per la seconda volta in pochi giorni dice di voler restare una figura indipendente ed evita le polemiche interne al Movimento: «Non reputo opportuno valutare vicende interne ad una delle forze di maggioranza».
Poi, durante la conferenza stampa agli Stati generali, Conte torna a corteggiare le opposizioni: «Vi assicuro che dopo che termineremo questa settimana insisterò testardamente per avere un confronto con i rappresentanti delle opposizioni. Non raccogliere il nuovo invito, rende la democrazia italiana un po’ singolare». E se la sede è un problema — aggiunge Conte — allora la scelgano le opposizioni. E assicura: «Le aziende ed i lavoratori che hanno esaurito le prime 14 settimane di cig potranno chiedere da subito le ulteriori quattro settimane. Il nostro intento è di un intervento più organico, riformare cassa integrazione».
Sul duello a distanza con Bonomi invece c’è un tentativo di ricucire: «Ben venga» il piano di Confindustria, «e non possono dire che non abbiamo elaborato un piano noi. Abbiamo lavorato tanto. Questa non è una passarella.
187 I progetti Contenuti nel piano del governo per il rilancio del Paese che dovrebbe essere attuato anche con il Recovery fund Ue
37 miliardi I fondi Ue che l’italia potrebbe ricevere sotto forma di prestiti per finanziare le spese sanitarie, attivando il Mes
Se Confindustria ha lavorato, ha raccolto l’invito del governo nel modo più giusto, è una competizione virtuosa per il futuro del paese, ben venga lo accogliamo. La versione definitiva del piano del governo contiene l’indicazione di 187 progetti specifici. Questa non è una kermesse, ma un confronto su progetti specifici».
esuberi Si discute sono anche inaccettabili». tutta di Ilva: «gli «la proposta di Mittal è inaccettabile». Si discute di settembre, del ritorno a scuola e soprattutto del luogo dove svolgere le elezioni regionali: «Ho visto che il Pd ha suggerito di trovare altri locali da adibire a seggi elettorali. È una buona idea, rischiamo di dover subito interrompere l’attività scolastica».
Nelle pieghe del dibattito con i sindacati c’è ovviamente il Mezzogiorno: «Per il Sud c’è un progetto molto sfidante: una fiscalità di vantaggio diffusa per tutta il Mezzogiorno per poter attirare imprese». Mentre è da escludere ogni tipo di patrimoniale: «Non c’è nel nostro orizzonte, il risparmio privato è anche una risorsa e dobbiamo cercare di sollecitare che questo risparmio si indirizzi verso progetti specifici». Sul Mes, sui 37 miliardi che la Ue potrebbe prestarci a interessi negativi per le spese sanitarie dirette e indirette, non ci sono novità: «Come governo abbiamo detto che in questo momento non c’è necessità di attivare il Mes, dovremo costantemente aggiornarci. Non ci sono delle certezze, semmai dovremo fare delle valutazioni le faremo con il Parlamento, non c’è alcun cambiamento».
Domani il presidente del Consiglio Giuseppe Conte riferirà in Parlamento sul prossimo Consiglio europeo, previsto per giovedì. Non sarà previsto un voto, nè risoluzioni, cosa su cui hanno protestato le opposizioni. Al Consiglio si discuterà dei fondi del Recovery Plan che possono arrivare all’italia ma anche delle resistenze dei Paesi del blocco cosiddetto di Visegrad. Non sarà una strada in discesa, e lo stesso Conte ha ammesso che «probabilmente occorrerà un altro Consiglio europeo a luglio per trovare finalmente un accordo».