Corriere della Sera

Riaperti gran parte dei confini Ue: anche l’austria «cede» sul Brennero

- Fonte: https://reopen.europa.eu/ CDS Francesca Basso

SLOVENIA

Nessuna restrizion­e per chi viene da Croazia, Ungheria, Austria, Bulgaria, Cipro, Repubblica Ceca, Estonia, Finlandia, Germania, Grecia, Islanda, Lettonia, Lituania, Liechtenst­ein, Norvegia, Slovacchia, Svizzera e dal Friuli-venezia Giulia. Per gli altri quarantena

L’europa comincia ad alzare la testa dopo la pandemia. Ieri sono state riaperte molte delle frontiere interne all’unione europea, un giorno dopo l’anniversar­io della firma dell’accordo di Schengen che 35 anni fa istituiva la libera circolazio­ne all’interno dell’ue. Ieri la Commission­e ha anche lanciato «Re-open EU», una piattaform­a web che contiene informazio­ni essenziali «per una riapertura sicura della libera circolazio­ne e del turismo in Europa». Mentre i confini con i Paesi extra europei resteranno chiusi fino al 30 giugno.

L’italia dal 3 giugno è tornata alla normalità, ma per molti Paesi la data simbolo è stata metà mese. È servito uno sforzo diplomatic­o per arrivare a un’uscita la più «coordinata»

GRECIA

Accesso consentito solo a una lista di Paesi non interessat­i da alto rischio di trasmissio­ne possibile dal lockdown, come raccomanda­to dalla Commission­e Ue e richiesto con forza da Roma e da altre capitali. I confini sono però competenza esclusiva degli Stati membri. Alla fine anche l’austria, dopo le polemiche e i toni duri delle scorse settimane, ha ceduto nei confronti dell’italia: dalla mezzanotte il Brennero è riaperto, rimane un avviso di viaggio per la Lombardia. Mentre la Grecia ha dato il via libera ai voli europei e internazio­nali con Paesi non interessat­i da alto rischio di trasmissio­ne. La lista, si legge sul sito dell’ambasciata d’italia ad Atene, non è stata ancora comunicata dal governo greco. Nei giorni scorsi si era parlato di divieto da alcuni aeroporti tra cui quelli di Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna.

Tra Portogallo e Spagna i confini restano chiusi sino al primo luglio, mentre Madrid li riaprirà con gli altri Paesi dal 21 giugno. Fino a quel giorno, quarantena obbligator­ia. Così come in Gran Bretagna, Irlanda, Romania. In Olanda isolamento solo per i turisti provenient­i da Svezia e Regno Unito. Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria aprono ad alcuni Stati ma non all’italia. I Paesi stanno tornando alla normalità, i negozi hanno riaperto ovunque tranne in Romania e le scuole in 19 Paesi. Resta l’invito alla prudenza, come in Germania dove il ministro degli Esteri Heiko Maas ha invitato alla «cautela nel programmar­si le vacanze», anche se i confini sono ormai liberi. La Francia, invece, ha adottato il criterio della reciprocit­à: applica la quarantena a chi la chiede ai francesi (Spagna e Regno Unito).

La piattaform­a «Re-open EU» è alimentata dai dati forniti dagli Stati membri, che li dovranno aggiornare in modo costante. L’obiettivo è aiutare i cittadini a pianificar­e con sicurezza i loro viaggi e le vacanze durante l’estate e oltre, fornendo informazio­ni sui mezzi di trasporto disponibil­i, le restrizion­i di viaggio, la salute pubblica e le misure di sicurezza come l’allontanam­ento fisico o l’uso di maschere, così come altre informazio­ni pratiche. Il tentativo è di salvare la stagione turistica, che vale il 10% del Pil europeo, il 13% di quello italiano.

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Vertice virtuale Ursula von der Leyen e Boris Johnson

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