Il giornalista in cella, oggi l’interrogatorio
L’interrogatorio di garanzia è in programma per oggi. Il 54enne Paolo Massari, dalla notte tra sabato e domenica detenuto nel carcere di San Vittore, avrà la possibilità di difendersi e fornire la sua versione dei fatti. Già nei momenti dell’arresto, avvenuto nella sua abitazione, un seminterrato in via Nino Bixio, nella zona di Porta Venezia, l’ex assessore all’ambiente del Comune di Milano aveva professato la propria innocenza, parlando di un rapporto consenziente con la donna 56enne che invece sostiene di essere stata picchiata e violentata, e aveva ribadito che l’imprenditrice aveva deciso di sua volontà di seguirlo all’interno di quell’appartamento. L’incontro era cominciato alle 20 nel bar Basso di viale Abruzzi, ed era proseguito nei locali dove Massari vive. I poliziotti e i magistrati sono convinti della colpevolezza del giornalista in considerazione sia del racconto circostanziato e preciso della donna, sia dei referti medici dell’ospedale dove l’imprenditrice è stata trasportata, referti che evidenziano la presenza di ferite in più parti del corpo. Nelle ultime ore, sui social, amici di Massari hanno pubblicamente preso posizione dicendosi convinti che la verità emergerà in tutti i suoi contorni. Dieci anni fa, il 54enne era finito nei guai in seguito alla denuncia di una donna che nel corso di una cena organizzata dal consolato norvegese aveva subìto, a suo dire, molestie da parte di Massari, il quale, nel corso dell’iter giudiziario, era uscito con la sua posizione notevolmente alleggerita. Da allora, il giornalista andava ripetendo d’esser stato lui la vittima, e che quei fatti gli hanno rovinato l’esistenza. Massari, che ha due figli, è separato dalla moglie.