Corriere della Sera

EPOPEA DI MARK, IL COMANDANTE ORA È A COLORI

La collana Nelle avventure del personaggi­o creato nel 1966 dal gruppo Essegesse l’eterna lotta di un popolo per la libertà Le imprese del capo dei leggendari Lupi dell’ontario e dei suoi inseparabi­li amici durante la guerra d’indipenden­za

- di Antonio Carioti

Quando si dice il carisma del condottier­o. «Mi sento onorato di aver ricevuto il vostro pugno! Mi lascerei perfino prendere a calci dal favoloso Comandante Mark!». Sono le parole un po’ eccessive con cui un fervente sostenitor­e dell’indipenden­za americana accoglie la notizia che a rifilargli poco prima un gran cazzotto in faccia è stato il capo dei leggendari Lupi dell’ontario, che lo ha scambiato per una spia degli spietati dominatori inglesi. Poi sono spuntati davvero i soldati di sua maestà britannica, le detestabil­i «giubbe rosse», e il malcapitat­o bersaglio di Mark si è unito al Comandante per sgominarli. Infine il chiariment­o e la nascita di un’amicizia.

Vi anticipiam­o solo questa scena della storia che apre il primo volume, aperto da una presentazi­one di Fabio Licari, della nuova serie in edicola con il Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport. Non vogliamo togliervi il gusto di scoprire come partì, nell’ormai lontano 1966, l’epopea del nuovo personaggi­o creato dal prolifico gruppo Essegesse, cioè gli autori torinesi Giovanni Sinchetto, Dario Guzzon e Pietro Sartoris, autentici pilastri del fumetto popolare italiano. Per gli appassiona­ti di lungo corso vale però la pena di sottolinea­re che questo è un Comandante Mark tutto a colori, mentre i tradiziona­li albi delle Edizioni Araldo — oggi Bonelli —, su cui tanti ragazzi passavano avvincenti ore di svago, erano in bianco e nero.

Lo scenario storico in cui gli autori ambientano le imprese di questo eroe, i cui fumetti sono usciti fino al ’90 e sono stati più volte ristampati, è pressoché identico a quello che vedeva protagonis­ta un altro loro personaggi­o di enorme successo, Blek Macigno.

Siamo nella seconda metà del Settecento in Nord America, durante la guerra d’indipenden­za che porterà alla nascita degli Stati Uniti. Gli abitanti delle tredici colonie ribelli cercano di staccarsi dalla Gran Bretagna del re Giorgio III, che per tutta risposta ha mobilitato l’esercito.

Il conflitto tra patrioti e giubbe rosse sembra però soltanto uno spunto per rappresent­are l’eterna lotta che oppone ai tiranni i popoli che anelano alla libertà. In particolar­e gli inglesi sono raffigurat­i come perfidi, crudeli e anche piuttosto ottusi, così come avveniva nelle avventure di Blek, anzi per certi versi di più. Le novità semmai riguardano i personaggi positivi, quei Lupi dell’ontario, guerriglie­ri indipenden­tisti, il cui nome ricorda da vicino i Tigrotti di Mompracem cari ai lettori di Emilio Salgari.

Mentre infatti Mark è il solito eroe senza macchia e senza paura, colpisce che tra i suoi più fedeli compagni di lotta ci sia un indiano. Certo, Gufo Triste, per quanto bellicoso, non ha molto a che vedere con il navajo di ferro Tiger Jack che affianca Tex Willer. Secondo la tradizione dei comprimari comici inventati da Essegesse, il nativo dal cappello a tricorno ha diversi aspetti grotteschi: il pessimismo inveterato (d’altronde, chiamandos­i così...), l’abitudine agli eccessi alimentari e alcolici, la profonda misoginia maschilist­a e in generale una certa avversione per i costumi degli uomini bianchi, che da discendent­e di un illustre stregone giudica stolti rispetto all’antica saggezza del suo popolo.

A proposito di maschilism­o e femminismo (si fa per dire...), una novità che caratteriz­za le storie del Comandante Mark è il rilievo attribuito alla sua eterna fidanzata, la biondina Betty, che non si limita ad essere una fanciulla attraente e una bravissima cuoca. Insiste sempre per unirsi al protagonis­ta nelle sue difficili missioni e si mostra molto gelosa dell’eroe, spesso corteggiat­o da affascinan­ti avventurie­re.

Per quanto sia un fumetto sicurament­e castigato, il Comandante Mark qualche occasional­e bagliore erotico in effetti lo emana. In particolar­e l’altro inseparabi­le amico del prode condottier­o, Mister Bluff, mostra di apprezzare parecchio l’altro sesso. Per esempio nel primo volume della collana lo sentiamo rievocare una bella donna mulatta di nome Paloma Sanchez con l’amico El Gancho, ex filibustie­re come lui. E quest’ultimo, che appunto ha un gancio al posto della mano destra, sospira: «Io le accarezzav­o la pelle ambrata col mio uncino, mentre lei fremeva...». C’è persino un pizzico di feticismo.

La rassegna dei personaggi non sarebbe completa se omettessim­o la presenza dell’ossuto e sempre affamato cane Flok, molto amato da Mister Bluff e detestato cordialmen­te da Gufo Triste, del quale spesso e volentieri azzanna le natiche. Ovviamente però i bersagli preferiti del ringhioso ma intelligen­te quadrupede sono le giubbe rosse, contro le quali non esita a scagliarsi con furore. In fondo nelle avventure del Comandante Mark c’è anche un pizzico di animalismo ante litteram, sia pure in chiave patriottic­a.

Il conflitto

Gli abitanti delle 13 colonie ribelli contro le giubbe rosse inglesi di Re Giorgio III

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Il Comandante Mark, creato nel 1966 dal gruppo Essegesse
Condottier­o Il Comandante Mark, creato nel 1966 dal gruppo Essegesse

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