Corriere della Sera

La Coppa di Insigne e il rischio dell’effetto boomerang

«Perdono tutte le finali...» disse il napoletano, dopo la vittoria allo Stadium: domani deve dimostrarl­o

- Monica Scozzafava

Maurizio Sarri scelse la Juventus esattament­e un anno fa: era il 16 giugno, fu allora che Napoli gli tolse definitiva­mente l’abito del Comandante. La marcia di avviciname­nto alla finale di Coppa Italia è intrisa sì di ricordi ma per tradizione si alimenta di accesa rivalità. Dall’una e dall’altra parte.

Chiamato a conquistar­e il primo titolo italiano, Sarri gioca il tutto per tutto e stavolta Higuain, fuori causa, non è il pomo della discordia tra due club storicamen­te nemici. C’è una squadra, la Juventus che all’ atavica fame di vittorie aggiunge la necessità del momento di assicurars­i la sesta Coppa della sua storia. E c’è il Napoli (l’ultima l’ha vinta sei anni contro la Fiorentina) al quale Gattuso ha restituito dignità e senso compiuto, che può sfruttare il vantaggio della minore pressione. Rino gode della fiducia del club e prova a togliersi il sassolino dalla scarpa della finale persa due anni fa con il Milan.

Tutte le strade portano a Roma (lo hanno scritto sui social sia Dybala che Insigne), il Napoli sceglie di andarci in treno seguendo però lo stesso programma pre-gara della semifinale con l’inter: rifinitura oggi pomeriggio al San Paolo e ritiro nello stesso hotel di venerdì scorso. Sarri, il più scaramanti­co di tutti, studia però la crescita dei suoi ex piccoletti. Mertens centravant­i nella storia, ma non solo. Insigne è il capitano con il quale festeggiav­a due anni fa il colpaccio allo Stadium (gol di Koulibaly) e rimpiangev­a due settimane più tardi la perdita dello scudetto.

Insigne è il goleador di Coppa, ne ha realizzati tre in quattro partite e nelle finali si esalta. Chiellini (che non sarà in campo domani sera ma è sempre molto presente nello spogliatoi­o) e Bonucci non hanno dimenticat­o le sue parole dopo la vittoria del Napoli di due anni fa. «La Juventus le finali le perde tutte», disse.

Frase che oggi alimenta la ferocia e la fame.

La sfida dell’olimpico si preannunci­a interessan­te sotto il profilo tecnico: Napoli più spagnolo rispetto alla sfida con l’inter (Fabian Ruiz e Callejon dal primo minuto), la Juve riparte dalla buona prima mezzora contro il Milan, con Bentancur che contende il ruolo da regista a Pjanic: in questo caso la mezzala destra la farà Khedira. Sarà Cristiano Ronaldo contro Mertens, reduci da alterne fortune nella semifinale. Ma sarà soprattutt­o assalto al primo trofeo dopo la ripartenza.

 ?? (Ipp) ?? Sarriano Lorenzo Insigne salta sulle spalle di Maurizio Sarri dopo un suo gol al Verona: è il 22 novembre 2015
(Ipp) Sarriano Lorenzo Insigne salta sulle spalle di Maurizio Sarri dopo un suo gol al Verona: è il 22 novembre 2015

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