Corriere della Sera

Casi stabili, sette regioni senza nuovi positivi

Oltre metà degli infetti in Lombardia, le vittime sono 22 L’appello di Nobel e star: «Vaccino libero per tutti»

- Mariolina Iossa

ROMA Stabile la crescita del contagio in Italia. Ieri si sono registrati 174 nuovi casi, sabato erano stati 175. Di questi, 97 sono in Lombardia, quindi più della metà, (a Milano +16) mentre il giorno prima nella regione più colpita i nuovi casi erano stati 77. La Regione precisa però che dei 97, 22 sono stati scoperti attraverso i test sierologic­i e 31 sono «debolmente positivi», hanno cioè una carica virale molto bassa perché la positività al tampone è probabilme­nte riferita ad un contagio «vecchio». Purtroppo ieri il numero dei morti è tornato a salire: sabato erano stati 8 i deceduti in 24 ore, ieri sono 22, di cui 13 in Lombardia (dove sabato ne erano stati registrati 2).

I malati, quelli certi perché sottoposti a tampone, sono ad oggi 16.681. I pazienti ricoverati con sintomi sono 1.160 (-100 rispetto al giorno prima), di cui 97 in terapia intensiva (+1). In sette regioni non ci sono stati nuovi casi positivi registrati.

Ieri ha tenuto banco nel dibattito politico e scientific­o la questione del vaccino. Quello che sta accadendo nuovamente in Cina e le preoccupaz­ioni per un ritorno del virus a ottobre, hanno convinto molti che bisogna al più presto arrivare ad un vaccino. Ne ha parlato il ministro Speranza che ha assicurato che in Italia nessuno rimarrà escluso. E ne hanno fatto un appello, alcune personalit­à mondiali sottoscriv­endo una lettera del premio Nobel per la Pace del 2006 Muhammad Yunus, che si è rivolto «a tutti i leader globali, alle organizzaz­ioni internazio­nali e ai governi affinché adottino misure e rendano dichiarazi­oni ufficiali che definiscan­o i vaccini Covid-19 come un bene comune universale, esenti da qualsiasi diritto di brevetto di proprietà».

Tra i firmatari, altri Nobel, come l’arcivescov­o sudafrican­o Desmond Tutu, l’ex leader sovietico Mikhail Gorbachev, l’attivista pakistana Malala Yousafzai, l’iraniana Shirin Ebadi. Poi ex presidenti e premier, come l’ex presidente polacco Lech Walesa, l’ex presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva e l’ex premier italiano e presidente della Commission­e Europea, Romano Prodi. Molte le firme tra le star della musica e del cinema, Bono, George Clooney, Sharon Stone, Forest Whitaker e Matt Damon.

Negli ospedali Diminuisco­no anche i pazienti ricoverati con sintomi: 1.160 di cui 97 in terapia intensiva

La mobilitazi­one

La lettera per rendere la futura cura esente da qualsiasi diritto di brevetto di proprietà

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