Corriere della Sera

Colpo di scena finale

Segna Gervinho e il Parma controlla per 83 minuti ma le testate di De Vrij e Bastoni ribaltano la gara

- Alessandro Bocci

Due gol in quattro minuti salvano l’inter, stordita per quasi tutta la partita contro l’organizzat­o Parma, ma capace di un colpo di reni degno di uno sprinter. De Vrij pareggia di testa la rete di Gervinho e Bastoni, sempre di testa, confeziona il sorpasso. Un autentico colpo di scena. D’aversa sulla panchina emiliana è annichilit­o. Conte in tribuna salta come un grillo. I cambi sono decisivi e consentono ai nerazzurri di respirare dopo una partita tutta in salita e per lunghi tratti da dimenticar­e. Tre punti fondamenta­li e insperati che non serviranno a dare l’assalto al primato della Juventus, lontana 8 punti, ma spediscono l’atalanta a meno 4 dopo che i bergamasch­i, vincendo a Udine, si erano portati a meno uno. Il terzo posto non è certo al sicuro. Gasperini ha vinto le ultime sei partite e in questo lasso di tempo ha recuperato 8 punti a Conte. L’allenatore nerazzurro cercava risposte, che ha trovato solo nel concitato finale. Solo l'orgoglio e la forza d’animo tengono in piedi l’inter. Gervinho, dopo un quarto d’ora, aveva piegato la partita dalla parte del Parma. Ma il calcio post lockdown è anche questo. Nel finale il Parma cede di schianto, tanto che Sepe con un miracolo evita il 3-1 di Young.

Conte in Emilia applica il turnover con sei cambi, soprattutt­o rivoluzion­a la difesa che è sempre stata la roccaforte dei suoi successi e adesso, improvvisa­mente, è diventata l’anello debole. Nel 2020 solo una volta su dieci l’inter è riuscita a mantenere inviolata la porta. Contro il Sassuolo avevano giocato Skriniar, Ranocchia e Bastoni, stavolta tocca a D’ambrosio, De Vrij e Godin. Anche l’attacco per lunghi tratti non incide. Eriksen è fuori partita e i gemelli del gol, Lukaku e Lautaro, vanno incontro a una serataccia.

I nerazzurri cercano l’ampiezza, il Parma gioca in verticale. Gervinho, dopo un quarto d’ora, sfrutta alla perfezione il taglio lungo di Kucka. L’ivoriano salta Candreva, approfitta dell’indecision­e di D’ambrosio e dopo essere rientrato al centro fulmina l’incolpevol­e Handanovic. Per fortuna dell’inter, Cornelius non è ispirato come a Marassi, dove aveva rifilato una tripletta al Genoa e prima calcia alle stelle il perfetto contropied­e dello stesso Gervinho e poi devia fuori da centro area. I contiani sono pericolosi in un paio di mischie, ma Sepe resta inoperoso per tutto il primo tempo. Lukaku smarca Barella che non trova la porta

6 cambi nella formazione di partenza dell’inter rispetto a quella schierata contro il Sassuolo dove non c’erano Godin, De Vrij, D’ambrosio, Candreva, Barella e Lautaro

e lo stesso centravant­i fallisce il tiro sottomisur­a dopo un bel cross basso da destra di Candreva.

Nella ripresa l’inter è più determinat­a anche perché il Parma abbassa pericolosa­mente il baricentro e prova a colpire in contropied­e. Handanovic, con un balzo, salva sul tiro a girare dello juventino Kulusevski. Lukaku spesso si allarga per favorire l’inseriment­o dei centrocamp­isti, Barella è più dentro il gioco, ma non basta. Così Conte si gioca il tutto per tutto con un triplo cambio: fuori gli inguardabi­li esterni Candreva e Biraghi per Moses e Young e soprattutt­o Sanchez per Eriksen. Il cileno impegna subito Sepe. Poi arrivano i gol del riscatto. L’inter non alza bandiera bianca. Sull’1-1 favorita anche dall’espulsione di Kucka che lascia il Parma in dieci. Ma per tenere dietro l’atalanta da qui alla fine servirà di più.

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Stefan De Vrij (primo da sinistra) devia il colpo di testa di un compagno e fa centro: è la rete del pareggio nerazzurro
(Getty Images) Carambola Stefan De Vrij (primo da sinistra) devia il colpo di testa di un compagno e fa centro: è la rete del pareggio nerazzurro
 ?? (Getty Images) ?? Squalifica­to Antonio Conte, fermato dal giudice dopo la gara con il Sassuolo, segue la sua squadra dalla tribuna del Tardini
(Getty Images) Squalifica­to Antonio Conte, fermato dal giudice dopo la gara con il Sassuolo, segue la sua squadra dalla tribuna del Tardini

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