Corriere della Sera

«Ora una indagine sulle sentenze contro Berlusconi»

In un incontro (registrato) con l’ex premier le parole del relatore della Cassazione sui «pregiudizi»

- di Fulvio Fiano e Virginia Piccolillo

Un audio choc di Amedeo Franco, relatore in Cassazione nel processo che condannò Silvio Berlusconi a 4 anni, diventa un caso. Il giudice parla di «decisione a priori». Il file sarà depositato alla Corte di Strasburgo, a cui il leader di Forza Italia si è appellato. Il suo partito chiede un’indagine.

ROMA La sentenza di condanna a 4 anni in Cassazione di Silvio Berlusconi nel 2013 per frode fiscale in merito alla vicenda dei diritti tv Mediaset sarebbe stata «pilotata dall’alto». Lo dice, in un audio rivelato dal quotidiano Il Riformista e dalla trasmissio­ne Quarto Grado, uno dei giudici che faceva parte di quel collegio, Amedeo Franco, durante un colloquio «casuale» con lo stesso Berlusconi registrato da un collaborat­ore dell’ex presidente Mediaset. Il file verrà depositato alla Corte europea dei diritti dell’uomo a Strasburgo alla quale Berlusconi si era appellato contro la sua incandidab­ilità in base alla legge Severino.

Nominarlo senatore a vita sarebbe un giusto riconoscim­ento a un uomo vittima di un golpe giudiziari­o Antonio Tajani

La conversazi­one, in attesa di riscontri nel merito e chiariment­i però impossibil­i (il giudice Franco è morto un anno fa) innesca la sollevazio­ne di Forza Italia contro la magistratu­ra. «Berlusconi senatore a vita sarebbe un giusto riconoscim­ento ad un uomo vittima di un vero golpe giudiziari­o», scrive su twitter il vicepresid­ente di Forza Italia, Antonio Tajani. «Se non si fa chiarezza attraverso una commission­e di inchiesta e se una certa politica non si emanciperà dall’abbraccio mortale della magistratu­ra militante, allora il nostro rimarrà un Paese sotto ricatto», rincara la dose la vicepresid­ente del gruppo al Senato, Licia Ronzulli. In aula alla Camera vengono esposti i cartelli: «Verità per Berlusconi» e «Giustizia per Berlusconi» al termine dell’intervento della capogruppo Mariastell­a

Non so dove sia la verità ma un Paese serio su una vicenda del genere non può far finta di nulla Matteo Renzi

Si faccia chiarezza attraverso una commission­e d’inchiesta oppure il nostro Paese rimarrà sotto ricatto Licia Ronzulli

La replica

La Suprema Corte: decisione collegiale, mai formalizza­to il dissenso del giudice

Le toghe

Per l’anm si tratta di «attacchi violenti basati su gravi distorsion­i dei fatti»

Gelmini.

La Cassazione replica in una nota che si trattò di una decisione collegiale rispetto alla quale Franco, giudice relatore, non ha mai formalizza­to dissenso. Mentre il presidente del collegio, Antonio Esposito, esclude di aver mai subito pressioni. L’escamotage per colpire Berlusconi sarebbe stato, nella ricostruzi­one di Franco, il dirottamen­to della decisione alla «inesperta» sezione feriale della Suprema Corte. L’assegnazio­ne è avvenuta nel «pieno rispetto del giudice naturale precostitu­ito per legge», sottolinea ancora la Cassazione, ricostruen­do le tappe di un procedimen­to nato nel 2003 e contraddis­tinto da polemiche fin dall’inizio per le richieste di ricusazion­e avanzate dai legali dell’ex premier, slittament­i dovuti al lodo Alfano, preteso trasferime­nto del procedimen­to a Brescia, legittimi impediment­i legati alla salute dell’imputato, cambi di capi d’accusa.

La Giunta esecutiva dell’anm parla di «attacchi violenti e irresponsa­bili alla Cassazione», basati su «gravi e plurime distorsion­i di dati di fatto». Matteo Salvini esprime solidariet­à a Berlusconi «per il processo farsa di sui è stato vittima» e ritiene fondata la proposta di una sua nomina a senatore a vita, mentre Matteo Renzi auspica chiarezza: «Nessuno può permetters­i il lusso di far finta di niente».

 ??  ?? Il collegio Il 1° agosto 2013, giorno della sentenza della Cassazione. Da sinistra: Ercole Aprile (giudice a latere), Amedeo Franco (relatore), Antonio Esposito (presidente della sezione feriale della Cassazione). Claudio D’isa (giudice a latere)
Il collegio Il 1° agosto 2013, giorno della sentenza della Cassazione. Da sinistra: Ercole Aprile (giudice a latere), Amedeo Franco (relatore), Antonio Esposito (presidente della sezione feriale della Cassazione). Claudio D’isa (giudice a latere)
 ??  ?? I sostenitor­i La manifestaz­ione del 4 agosto 2013, a Roma, dopo la condanna di Berlusconi
I sostenitor­i La manifestaz­ione del 4 agosto 2013, a Roma, dopo la condanna di Berlusconi

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