Gemellini uccisi dal padre: «Li ha strangolati a mani nude»
Lecco, l’autopsia conferma che sono morti dopo aver cenato. Da capire se prima sono stati sedati
Li ha strangolati entrambi. Gli ha stretto le mani intorno al collo fino a togliergli l’ultimo respiro.
I primi agghiaccianti dettagli dell’orrore che si è consumato a Margno emergono dalle autopsie eseguite nel pomeriggio di ieri all’ospedale Manzoni dall’anatomopatologo Paolo Tricomi, su incarico dalla Procura di Lecco. Diego ed Elena, gemelli, 12 anni, sono stati strozzati dal papà Mario Bressi, 45 anni, di Gessate, in vacanza con i figli in Valsassina. Bisognerà attendere gli esiti degli esami tossicologici per sapere se in un ultimo gesto di pietà li abbia sedati prima di ucciderli. Subito dopo cena, come rileverebbero i residui di cibo trovati nello stomaco, dopo averli visti giocare in cortile, aver mangiato con loro, averli messi a letto.
C’è un buco di alcune ore tra il momento della morte dei gemelli e quello in cui l’uomo è uscito di casa, ha gettato i telefoni cellulari dei suoi bambini nella campana del vetro sul piazzale della funivia, vicino a casa, ha preso l’auto e ha raggiunto il ponte della Vittoria a Cremeno per togliersi la vita con un volo di oltre 90 metri. Ore in cui Mario Bressi ha inviato tre messaggi alla moglie Daniela, rimasta a casa, da cui si stava separando. I primi due, quasi una beffa, fotografie dei luoghi dove diceva di voler portare in vacanza i ragazzi, il futuro immaginato che già non esisteva più. Poi, intorno alle tre di notte, l’ultimo con le minacce che erano già diventate realtà: non li rivedrai più, resterai sola, è solo colpa tua.
Lo smartphone dell’uomo ancora non si trova. I carabinieri lo hanno cercato a lungo. Importanti saranno gli esiti della perizia sul computer sequestrato nell’abitazione di Gessate. Si cerca di capire se vi sia stata premeditazione, se dietro ai modi pacati del padre sempre presente, che sembrava aver accolto la richiesta di separazione della moglie con rassegnazione, covasse l’odio di una vendetta studiata nei minimi particolari.
La vacanza di qualche giorno nella casa di Margno, l’ultima gita venerdì sul monte Muggio, fino alla foto postata su Instagram quando i suoi piccoli non c’erano già più e quella frase: con i miei ragazzi, sempre insieme.