Corriere della Sera

Il giallo del prof trovato morto «Non è stato un colpo di pistola»

Crema, senza scarpe e con un foro in testa. La moglie sotto choc è indagata

- di Francesca Morandi

L’autopsia non ha tolto i dubbi, ma ne ha aggiunti. Non è stato un colpo di arma da fuoco a uccidere Mauro Pamiro, 44 anni, il professore di informatic­a all’istituto Galilei di Crema, ritrovato cadavere, senza scarpe e con un foro in fronte, alle 8 di lunedì mattina all’interno di un cantiere in via don Mazzolari, nel quartiere Sabbioni, a circa duecento metri dalla villetta di via Biondini dove l’insegnante appassiona­to di musica abitava con la moglie Debora Stella, 40 anni, grafica pubblicita­ria.

L’insegnante è morto in seguito alle lesioni causate da «precipitaz­ione». Accanto al corpo non è stato trovato sangue, ma resta il mistero di quel buco in piena fronte causato da un oggetto molto appuntito. Pamiro si è suicidato? Qualcuno l’ha colpito altrove, lo ha portato successiva­mente nel cantiere e poi lo ha spinto giù dal ponteggio? Ogni ipotesi è ancora aperta per gli uomini della Squadra Mobile di Cremona e i poliziotti del commissari­ato di Crema coordinati, nell’indagine, dal sostituto procurator­e Davide Rocco.

La moglie del docente è indagata a piede libero per omicidio: un atto dovuto in funzione dell’esame autoptico. Sentita a lungo lunedì, dopo il rinvenimen­to del cadavere, Debora è apparsa agli investigat­ori molto confusa: non è stata in grado di raccontare le ultime ore di vita del marito. È ricoverata all’ospedale Maggiore in stato di choc. E gli investigat­ori vogliono capire il perché si trovi in quelle condizioni.

Nel cantiere, posto sotto sequestro, ieri è tornata la Scientific­a per completare i rilievi. E sotto sequestro è stata messa anche la villetta dove viveva la coppia e al cui interno non è stato trovato nulla che possa far ipotizzare una colluttazi­one o qualcosa d’altro che possa essere costato la vita a Pamieri.

Gli inquirenti stanno analizzand­o i telefonini di marito e moglie e i pc. Spunti investigat­ivi interessan­ti potrebbero arrivare dalle fotografie postate su Facebook dalla moglie domenica scorsa. In particolar­e, Debora Stella ha pubblicato la scena di due uomini che si prendono per il collo. È il frame del film «I segreti di Twin Peaks», serie televisiva statuniten­se ideata da David Lynch e Mark Frost. Non solo. Vicino a un’altra fotografia, sempre tratta dalla fiction americana, alle 13,38 la moglie ha scritto: «Sei tu il nano malefico. O forse sono io?» . E sempre domenica, ha cambiato l’immagine del profilo, pubblicand­o, alle 13,31, una foto scattata in un angolo di campagna con degli alberi. Tanto che un amico le ha scritto: «N du set», dove sei. E lei, più tardi, a mezzanotte e mezza, gli risponderà: «Non lo so nemmeno io».

Resta dunque ancora un giallo la morte del professore che ha scosso l’intera cittadina di Crema. Debora e Mauro si erano conosciuti da ragazzi, erano sposati da undici anni, non avevano figli e conducevan­o una vita apparentem­ente normale. Dopo il diploma al liceo Scientific­o Leonardo Da Vinci di Crema, Pamieri si era laureato in Informatic­a presso la sede distaccata, in via Bramante, dell’università degli Studi di Milano. Da otto anni insegnava all’istituto Galilei, dove i suoi colleghi sono sconvolti. Dieci giorni fa aveva terminato gli esami di maturità.

Le indagini

Sotto esame pc e telefoni: i post di lei sui social con le immagini di Twin Peaks

Aveva fatto parte di una commission­e. «Ci è sembrato che il suo comportame­nto fosse assolutame­nte normale», ricorda il vicepresid­e Davide Pagliarini, mentre il collega Nino Antonaccio si dice incredulo: «È un insegnante che ci mancherà. Noi colleghi lo ricorderem­o sempre, così come i suoi studenti, perché era una bella persona».

La sua grande passione, assieme alla scuola, era la musica. Ottimo chitarrist­a, Pamieri aveva appena terminato di incidere un cd con il suo gruppo «Speak in tongues». Cantava, teneva serate e concerti. Ed era un convinto ambientali­sta, sostenitor­e delle campagne di Greenpeace. I suoi amici lo descrivono come «un ragazzo semplice, dal carattere aperto e gioviale. I suoi occhi si illuminava­no ad ogni emozione, a conferma del suo animo dolce. Nessuno avrebbe potuto fargli del male».

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 ??  ?? Insieme Mauro Pamiro, 44 anni, laureato in Informatic­a, era insegnante di scienze e tecnologie applicate. Nei giorni scorsi è stato impegnato negli esami di maturità. Pamiro era componente di una band: ottimo chitarrist­a, suonava diversi strumenti
Insieme Mauro Pamiro, 44 anni, laureato in Informatic­a, era insegnante di scienze e tecnologie applicate. Nei giorni scorsi è stato impegnato negli esami di maturità. Pamiro era componente di una band: ottimo chitarrist­a, suonava diversi strumenti

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