«Riaccendiamo l’arena di Verona con la musica»
«L’Arena di Verona per me non è solo un monumento», spiega Gianmarco Mazzi, ad della società Arena di Verona S.r.l. oltre che direttore artistico per i concerti live e gli eventi tv. «Per me non è solo un’icona, ma un essere vivente, con un cuore che pulsa: è una pietra che respira». Per questo, nel momento in cui tutto il mondo era travolto dalla pandemia, «ho pensato a degli eventi che avessero un fortissimo impatto, ma che trasmettessero anche la sofferenza di questo luogo che magico lo è davvero».
Si capiva, vedendo Diodato esibirsi da solo in un’arena completamente vuota, all’eurovision Song Contest: «Era il 9 maggio. Quelle immagini potentissime mostravano la nostra massima sofferenza. Per quello mi ero intestardito, pensando alla necessità di organizzare un altro evento che rappresentasse una prima ripartenza». Ed ecco Vittorio Grigolo che, il 2 giugno, canta l’inno: «In piena luce, ne sentivo il bisogno dopo che avevamo cristallizzato quell’immagine con Diodato. Ora bisognava trasmettere il coraggio, come casualmente ha poi detto quel giorno anche Mattarella nel suo discorso».
Un luogo storico ma anche contemporaneo. Per Mazzi, l’arena non deve essere uno spazio in cui entrare in punta di piedi e parlare a bassa voce. Il 21 giugno, ad esempio, è stata teatro della performance che ha unito la musica di Benny
Benassi e Dardust alla pittura live di Agron Hoti: «Erano due proposte separate che abbiamo unito: ne sono orgoglioso, il risultato è stupendo e il filmato girerà in tutti i festival di musica elettronica».
Nel momento di massima chiusura, l’arena si è aperta come mai al mondo. «E questo ragionamento è quello che vogliamo trasferire negli appuntamenti di settembre, quando si tornerà a suonare dal vivo in una serie di eventi che avranno anche una importante copertura televisiva». Si parte, anzi, la musica riparte il 2 settembre con la diretta (su Rai1) dei Music Awards. Poi sarà la volta di un concerto con il meglio della scena musicale italiana, Heroes (organizzati entrambi da Music Innovation Hub). Quindi gli Rtl 102.5 Power Hits e, dal 10 settembre, gli eventi collegati al Festival della bellezza. «È un progetto artistico in favore dei lavoratori dello spettacolo, in primis quelli dell’arena. Diventeremo l’epicentro di questa ripartenza, di questa rinascita. Il virus, carogna virus, come lo chiamo, ci ha fatto attraversare una fase di scoramento, poi una di resistenza. Ora stiamo recuperando l’entusiasmo. E riaccendiamo la musica».