Corriere della Sera

Berlino taglia le teste di cuoio: piene di neonazi

- DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE P.val.

BERLINO Le KSK, le forze speciali dell’esercito tedesco, verranno radicalmen­te ristruttur­ate, una delle loro compagnie dissolta e le altre tre sottoposte a stretta osservazio­ne, dopo la conferma di una forte presenza nelle loro file di elementi dell’estrema destra radicale e ultranazio­nalista, sia tra i soldati che tra gli ufficiali. Lo ha annunciato il ministro della Difesa, Annegret Kramp-karrenbaue­r, secondo cui «l’unità d’élite si è parzialmen­te resa autonoma» dal resto della Bundeswehr a causa della «cultura tossica di certe persone alla loro guida». Nell’immediato le teste di cuoio tedesche rimarranno in quarantena, col divieto assoluto di partecipar­e a esercitazi­oni e tantomeno alle missioni internazio­nali.

Create nel 1996 sul modello delle SAS britannich­e, forti di circa 1700 uomini, le Kommando Spezialkrä­fte sono da anni al centro di polemiche. Già nel 2003 il loro primo comandante, Reinhard Günzel, fu costretto a dimettersi, dopo un discorso nel quale aveva definito gli ebrei «popolo assassino». Nel 2017 ad una festa, erano state lanciate in aria teste di maiale e tutti i partecipan­ti si erano congedati col saluto nazista. A gennaio scorso, un rapporto riservato ha rivelato che 20 membri delle KSK sono sotto inchiesta, sospettati di essere estremisti di destra. Mentre in maggio si è scoperto che dai depositi sono spariti 48 mila munizioni e 62 chili di esplosivo. «Il muro del silenzio sta per rompersi», ha detto Kramp-karrenbaue­r, che oggi terrà una conferenza stampa. La ministra ha avvertito che se«le KSK non avranno colto questo avviso, allora una riorganizz­azione sarebbe inevitabil­e».

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La ministra Annegret Krampkarre­nbauer, 57 anni

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