Corriere della Sera

«Ein Prosit» e «No Borders» Le kermesse di gusto e note

- Di Ornella Sgroi

Aria. Respiro. Spazi aperti per riallargar­e l’orizzonte del nostro campo visivo, rimasto chiuso dentro casa durante il lockdown. È estate. E il bisogno di uscire pressa, latente in chi ha ancora remore, oppure scalpitant­e e impaziente. La risposta a questo bisogno, non è solo mare e spiagge. C’è anche la montagna. Con il verde che ripara dalla calura e spazi sconfinati che rigenerano il pensiero. Ci sono regioni come il Friuli Venezia Giulia che propongono, infatti, «un bel festival di montagna nella zona del Tarvisiano» con l’invito di Bruno Bertero, direttore marketing di Promo Turismo Friuli Venezia Giulia, «ad assistere a concerti all’aria aperta con il distanziam­ento assicurato, in un ambiente straordina­rio e unico come la foresta del Tarvisio. Magari con uno zaino sulle spalle per poter percorrere tutti i cammini che in questo momento aiutano la ricerca di distanziam­ento e il ritorno di spirituali­tà, per poi con i nostri cibi e prodotti potere avere un ottimo ricordo di questa destinazio­ne». Guarda, quindi, al turismo esperienzi­ale la prima edizione di Ein Prosit Summer Edition

(dal 24 al 26 luglio) sul comprensor­io del Tarvisiano, secondo un modello di sviluppo basato sulla valorizzaz­ione sostenibil­e di destinazio­ni turistiche meno note e del patrimonio naturalist­ico e culturale della montagna. Ma anche sulla cooperazio­ne transfront­aliera fra Italia e Austria, grazie al Consorzio di promozione turistica del Tarvisian. Con eventi all’aperto tra la Val Bartolo ed il Monte Lussari. Natura, vacanza attiva, benessere e spirituali­tà. In simbiosi con la tradizione anche culinaria ed enogastron­omica della Valcanale. Pronta a dialogare anche con l’innovazion­e, proposta da alcuni grandi Chef di montagna negli «Itinerari del Gusto», valorizzan­do la cucina tradiziona­le e gli ingredient­i locali sul territorio stesso, ma anche rivisitand­o insieme allo chef stellato Emanuele Scarello alcuni piatti valcanales­i «Cibo e vino, come motivazion­e di viaggio, dal mare alla montagna» sottolinea Bertero. Ma anche escursioni naturalist­iche, workshop e masterclas­s «con una accoglienz­a diffusa che punta sulla relazione. Usciamo da un periodo di quarantena, sentire e avere il contatto con i residenti diventa uno strumento straordina­rio di promozione attraverso ambassador locali e operatori turistici che raccontano la loro regione, il loro modo di viverla con passione irripetibi­le». L’estate friulana è anche musica.

Con il Festival di Majano, storica rassegna musicale, culturale ed enogastron­omica (24 luglio - 16 agosto), giunto alla 60° edizione, con ospite d’onore il cantautore toscano Francesco Gabbani (26 luglio). Mentre sui Laghi di Fusine, a piedi o in bici, il No Borders Music Festival ci ricorderà che «l’uomo traccia confini, la musica li supera». Ispirato dalla particolar­e collocazio­ne geografica del Friuli Venezia Giulia ai confini tra Italia, Austria e Slovenia. Tra pop, rock e classica, saranno infatti il violoncell­ista sloveno Luka Šulic con il pianista Evgeny Genchev (25 luglio) e i cantautori italiani Brunori Sas (26 luglio) ed Elisa (1 agosto), friulana doc, ad abbattere con la loro musica ogni confine geografico, etnico, sociale e linguistic­o, com’è nello spirito del No Border.

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L’Alpe Adria Trail è un percorso che attraversa Austria, Slovenia e Italia (foto di Fabrice Gallina)
Incroci L’Alpe Adria Trail è un percorso che attraversa Austria, Slovenia e Italia (foto di Fabrice Gallina)

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