Corriere della Sera

Atalanta, umiltà per battere il Psg Per Juve e Napoli l’ultima curva

Europa League, derby spagnolo per Inter e Roma

- Paolo Tomaselli

La vena di follia che già percorreva la Champions di Ferragosto si è ingrossata: il sorteggio del tabellone della fase finale a otto squadre, con partite secche nella stessa città (Lisbona), si è divertito a confinare da una parte tutte le grandi d’Europa rimaste in corsa, con 26 Champions già vinte in totale. E dall’altra mette a confronto tutte le outsider, con zero Coppe campioni in bacheca. Quindi? Juventus e Napoli, che tra le magnifiche otto devono ancora entrare, hanno un cammino potenziale durissimo, mentre l’Atalanta può pensare di giocarsela contro il Psg fermo da marzo ed eventualme­nte contro l’Atletico Madrid che ha eliminato i campioni in carica del Liverpool.

Sarà meglio però fare un passo alla volta, magari ad alto ritmo come piace ai Gasperini boys: «Con il Psg sarà una partita memorabile — dice il presidente atalantino Percassi — per noi è un onore essere tra le prime otto d’Europa». Il rischio delle vertigini c’è e la sosta lunghissim­a a cui è stato costretta la squadra di Neymar e Mbappé rischia di aumentarlo: «Ma per noi sarà come andare a scuola — promette il numero uno atalantino — e giocheremo con umiltà». La stessa parola d’ordine della Juve da esportazio­ne e non solo per il tabellone spietato: «Prima battiamo il Lione, in un ritorno degli ottavi che è molto difficile — sottolinea non a caso il vicepresid­ente Pavel Nedved — . Real o City ai quarti? Sarebbe in ogni caso una sfida molto difficile». Se il 7 agosto a Torino la Juve rimonterà l’1-0 contro un avversario senza ritmo partita, affronterà a Lisbona la vincente del ritorno tra Zidane e Guardiola, gli unici due allenatori in corsa ad aver già conquistat­o la Champions. Gli inglesi hanno vinto 2-1 al Bernabeu a febbraio e sono favoriti, ma il Real è in crescita. Come è normale, Maurizio Sarri non vuole «perdere la minima energia» pensando alla Champions: il fatto che il campionato e l’Europa siano divisi in compartime­nti stagni può essere un vantaggio da sfruttare, ma ovviamente non solo per la Juve.

Nel tabellone degli squali, naviga a vista Rino Gattuso, che deve dare l’assalto al Barcellona, dopo l’1-1 dell’andata degli ottavi al San Paolo. In caso di impresa contro Messi e e soci (in apparente fase calante nella Liga), ecco il Bayern Monaco, che ha maltratto il Chelsea (3-0 a Londra) e ha già un piede e mezzo ai quarti: Flick è un debuttante in panchina a certi livelli, ma i tedeschi sono stati i primi a ricomincia­re e dopo aver rivinto la Bundesliga possono preparare in modo ideale l’assalto alla Coppa. Del resto l’avviciname­nto sarà diverso per tutti, con pro e contro: l’allenatore del Barcellona, Quique Setien, si lamenta di avere venti giorni senza competizio­ni prima di affrontare il Napoli: a testimonia­nza del fatto che questa formula di Champions stimola tutti, ma spaventa tutte le grandi, soprattutt­o quelle che non si sono ancora qualificat­e.

Anche in Europa League la strada per Inter e Roma verso la finale di Colonia è lunga e tortuosa: Getafe e Siviglia nell’ottavo in gara secca restano avversari tosti. Come i potenziali pericoli successivi: possibili il Leverkusen per Conte e il Wolverhamp­ton per Fonseca, che in semifinale potrebbe trovare il Manchester United, favorito numero uno. Almeno secondo i parametri classici. In queste coppe però di classico c’è poco.

 ?? (Getty Images, LaPresse, Ansa) ?? Da sinistra, Maurizio Sarri, Gian Piero Gasperini e Rino Gattuso: tre tecnici che sognano la Champions
(Getty Images, LaPresse, Ansa) Da sinistra, Maurizio Sarri, Gian Piero Gasperini e Rino Gattuso: tre tecnici che sognano la Champions
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Terzetto
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