Verstappen agita i sonni di Hamilton La Ferrari si consola col Gp del Mugello
Il motivo di soddisfazione per la Ferrari arriva dal calendario. Per la prima volta il Mondiale farà tappa al Mugello: «Gran Premio della Toscana - Ferrari 1000» il 13 settembre, per una vera festa rossa, visto che la gara coincide appunto con la millesima presenza del Cavallino in F1. Dunque, dopo Monza, un bis italiano, su una pista carica di buoni ricordi se pensiamo ai giorni dorati di Valentino e della Ducati, ai tanti test di Michael Schumacher che al Mugello fece covo per preparare le sue gare perfette.
Giocherà in casa la Ferrari. Intanto, un’altra trasferta difficile. Leclerc ( foto) e Vettel hanno chiuso al 9° e 16° posto le libere di ieri. Charles ha rimediato un secondo di distacco da Verstappen, il più rapido davanti a Bottas (43 millesimi lo scarto) e Perez (a 2 decimi) con una Racing Point in assetto qualifica. Già, perché i temporali in arrivo oggi sulla Stiria potrebbero trasformare la griglia del venerdì in griglia di partenza. Un’ipotesi remota, vista l’intenzione di spostare casomai la qualifica a domenica mattina. Intanto c’è chi ha forzato e c’è chi ha patito, contro ogni previsione: Hamilton, in particolare. Stranamente ancora nei guai, sesto, a 6 decimi dal compagno di squadra. È questa la notizia più rilevante alla vigilia di una corsa che per Lewis vale come una rivincita. Macché, in difficoltà con una macchina capricciosa, senza riuscire a trovare equilibrio tecnico e psicologico. Giri come scatti di nervosismo e poco tempo a disposizione per mettere a posto l’argenteria, date le previsioni meteo. Il tutto mentre Verstappen ritrovava baldanza, mentre Bottas filava lontano pur senza liberare l’intera cavalleria Mercedes.
Sono due i pacchetti di mischia. Il primo comprende Red Bull e Mercedes, al netto di ogni tatticismo e di ogni disturbo. L’altro riguarda Racing Point, veloce sul giro secco, meno sul passo; McLaren, nonostante la penalità rimediata da Norris (meno 3 posizioni in griglia causa bandiere gialle ignorate); Renault, decima con Ocon (Ricciardo ha sbattuto) e Ferrari. Tutte vicine per ritmo-gara. Vettel ha pasticciato quando ha forzato; Leclerc ha evitato di spingere, dunque è possibile sperare in qualche passo in avanti sullo schieramento.
Le modifiche aerodinamiche portate in Austria sembrano funzionare ma non mutano un panorama che prevede punti più che un altro podio. Sono state valutate al dettaglio nella serata di ieri per puntare ad un bilanciamento più efficace scopo svettare nel pacchetto B. Sperando segretamente che i problemi degli altri, là davanti, non siano affatto risolti; che questa pista capricciosa mischi di nuovo le carte. È poco. È tutto, dentro un Mondiale ancora colmo di incertezze e misteri.