Corriere della Sera

«Il caos sulla riviera per 50 gallerie a rischio Normalità a fine mese»

L’esperto: sono strutture di mezzo secolo fa

- di Andrea Pasqualett­o

Per il ministero è il superispet­tore delle gallerie, per la Procura di Genova il superesper­to di fiducia, per le concession­arie autostrada­li tutt’altro: mastino, perché si attacca al polpaccio di chi deve fare le manutenzio­ni e non lo molla finché non le ha fatte. Sessant’anni fa sua madre deve aver voluto mitigarne l’ardore chiamandol­o Placido. Ne è uscito Placido Migliorino, un ingegnere dirigente del dicastero Infrastrut­ture e Trasporti che la ministra Paola De Micheli ha spedito in Liguria e in altri luoghi delicati a controllar­e lo stato di salute delle gallerie italiane.

Ingegnere, cos’ha trovato?

«Delle 285 gallerie liguri ne abbiamo ispezionat­e circa 220 e di queste 50 hanno dimostrato di avere delle carenze struttural­i tali da pregiudica­re la sicurezza della circolazio­ne. Sono state quindi chiuse al traffico per poter fare i lavori di adeguament­o. Il caos della Liguria nasce da qui. Ma ora siamo in dirittura d’arrivo: su 40 gallerie gli interventi urgenti sono stati ultimati, mentre contiamo di ispezionar­e e sistemare la quota residua nell’arco di una decina di giorni. Entro fine mese la circolazio­ne in Liguria dovrebbe quindi tornare normale».

Cinquanta gallerie a rischio sono un’enormità.

«Devo dire che ce l’aspettavam­o. Il crollo del 30 dicembre di parte della volta della Bertè, sulla A26, era stato un chiaro campanello d’allarme. Situazioni simili ne abbiamo trovate un po’ ovunque. Queste gallerie, tutte gestite da Aspi, hanno mezzo secolo, non sono impermeabi­lizzate e hanno dei difetti costruttiv­i. Abbiamo trovato lo spessore del rivestimen­to di 10 centimetri anziché un metro. Una cosa che si scopre ora».

Come mai ci si accorge solo oggi di questo pericolo?

«Mi sembra che le indagini della magistratu­ra stiano facendo emergere l’ipotesi dei falsi report di ispezioni, controlli non adeguati. Ma c’è anche da dire che i gestori non potevano immaginare dei problemi all’origine».

Per questo la chiamano mastino? Nel resto d’Italia com’è la situazione?

«Ne abbiamo verificate un altro centinaio fra Cattolica e Pescara, Roma-Teramo, Canosa-Napoli. Ne ho chiuse 4 sull’Adriatica. La situazione più grave è la galleria Solagne vicino a Giulianova. Speriamo comunque di riaprire tutto anche qui entro fine mese».

L’accusa parla di manutenzio­ni inadeguate da parte dei gestori. E il suo ministero che doveva controllar­li?

«Dal 2014 io non ho mai approvato i piani di manutenzio­ne e nel 2018 per Aspi e Strada dei Parchi ho sottoscrit­to 2500 criticità. Ma io allora avevo competenza solo su 2mila chilometri. Per il resto dovrebbe chiedere a Bologna, Genova, Catania...». «Io non mordo, controllo».

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Il traffico lungo le autostrade liguri è pesantissi­mo da settimane. Il nodo più critico è quello nel punto in cui si incrociano l’A7 e l’A12
Il caos Il traffico lungo le autostrade liguri è pesantissi­mo da settimane. Il nodo più critico è quello nel punto in cui si incrociano l’A7 e l’A12

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