«Il caos sulla riviera per 50 gallerie a rischio Normalità a fine mese»
L’esperto: sono strutture di mezzo secolo fa
Per il ministero è il superispettore delle gallerie, per la Procura di Genova il superesperto di fiducia, per le concessionarie autostradali tutt’altro: mastino, perché si attacca al polpaccio di chi deve fare le manutenzioni e non lo molla finché non le ha fatte. Sessant’anni fa sua madre deve aver voluto mitigarne l’ardore chiamandolo Placido. Ne è uscito Placido Migliorino, un ingegnere dirigente del dicastero Infrastrutture e Trasporti che la ministra Paola De Micheli ha spedito in Liguria e in altri luoghi delicati a controllare lo stato di salute delle gallerie italiane.
Ingegnere, cos’ha trovato?
«Delle 285 gallerie liguri ne abbiamo ispezionate circa 220 e di queste 50 hanno dimostrato di avere delle carenze strutturali tali da pregiudicare la sicurezza della circolazione. Sono state quindi chiuse al traffico per poter fare i lavori di adeguamento. Il caos della Liguria nasce da qui. Ma ora siamo in dirittura d’arrivo: su 40 gallerie gli interventi urgenti sono stati ultimati, mentre contiamo di ispezionare e sistemare la quota residua nell’arco di una decina di giorni. Entro fine mese la circolazione in Liguria dovrebbe quindi tornare normale».
Cinquanta gallerie a rischio sono un’enormità.
«Devo dire che ce l’aspettavamo. Il crollo del 30 dicembre di parte della volta della Bertè, sulla A26, era stato un chiaro campanello d’allarme. Situazioni simili ne abbiamo trovate un po’ ovunque. Queste gallerie, tutte gestite da Aspi, hanno mezzo secolo, non sono impermeabilizzate e hanno dei difetti costruttivi. Abbiamo trovato lo spessore del rivestimento di 10 centimetri anziché un metro. Una cosa che si scopre ora».
Come mai ci si accorge solo oggi di questo pericolo?
«Mi sembra che le indagini della magistratura stiano facendo emergere l’ipotesi dei falsi report di ispezioni, controlli non adeguati. Ma c’è anche da dire che i gestori non potevano immaginare dei problemi all’origine».
Per questo la chiamano mastino? Nel resto d’Italia com’è la situazione?
«Ne abbiamo verificate un altro centinaio fra Cattolica e Pescara, Roma-Teramo, Canosa-Napoli. Ne ho chiuse 4 sull’Adriatica. La situazione più grave è la galleria Solagne vicino a Giulianova. Speriamo comunque di riaprire tutto anche qui entro fine mese».
L’accusa parla di manutenzioni inadeguate da parte dei gestori. E il suo ministero che doveva controllarli?
«Dal 2014 io non ho mai approvato i piani di manutenzione e nel 2018 per Aspi e Strada dei Parchi ho sottoscritto 2500 criticità. Ma io allora avevo competenza solo su 2mila chilometri. Per il resto dovrebbe chiedere a Bologna, Genova, Catania...». «Io non mordo, controllo».