I borghi in Val d’Orcia e la luce di Val di Chiana Una Toscana da film
Sarà arduo distinguere la finzione dalla realtà. Il paesaggio vivo, fatto di cipressi e colline e quello artefatto che spicca negli affreschi di Piero della Francesca o nei film più recenti. È così: i colli toscani sono un compromesso tra il reale e l’immaginario, da sempre. Il
viaggio del Corriere in Val d’Orcia e Val di Chiana (dal 3 al 7 ottobre) intreccia suggestioni differenti: pittura, storia, natura, sapori. E i borghi che visiteremo sono uniti da un sentire sottile: la consapevolezza di essere in uno dei posti più belli del mondo.
Si comincia con la Val di Chiana e con Arezzo: Piero, naturalmente (c’è la visita alla Basilica di san Francesco), ma racconteremo anche la storia di Giorgio Vasari, aretino che ci ha lasciato una delle più importanti raccolte biografiche degli artisti. Dunque, Monte San Savino, famosa per i suoi vini e per il centro storico che ha fatto da scenografia a fiction televisive e a film. Quindi la frazione di Gargonza, dove dormiremo negli appartamenti del borgo fortificato, restaurato in un progetto voluto da Roberto Guicciardini Corsi Salviati. Poi rotta verso Lucignano, con i suoi vicoli medioevali e la duecentesca chiesa di San Francesco. Qui Mario Monicelli ha girato «Le due vite di Mattia Pascal», con Marcello Mastroianni. E infatti con noi ci sarà un ospite a sorpresa (indizio: fa cinema).
Poi Castiglion Fiorentino, con il suo loggiato vasariano e la sua pinacoteca ricca di tavole di artisti senesi. Qui Benigni ha ambientato parte de «La vita è bella». La tappa successiva, Cortona, è una di quelle che vi lasceranno a bocca aperta: per la bellezza del suo centro storico e per la ricchezza del suo Museo Diocesano, con opere del Signorelli o del Beato Angelico. Con noi ci sarà uno storico dell’arte che ci accompagnerà in questo viaggio tra arte, storia e... moda — sì, vedrete che c’entra anche la moda.
Dormiremo a Cortona prima di partire per la Val d’Orcia, dove il paesaggio si fa più vivace, fatto di luce accesa. San Quirico la prima tappa, con le sue mura quattrocentesche orlate da quattordici torri. La passeggiata sarà un’alternanza di gotico e romanico, tra pievi, collegiate, abitazioni caratteristiche. La minestra di pane o la tipica Fiorentina sono tra i piatti che ci aspettano. Prima di arrivare a visitare uno dei monumenti più belli della zona, l’Abbazia di Sant’Antimo, un’architettura spettacolare che si erge nella valle degli ulivi del torrente Starcia. Un preludio di suggestioni che poi sfocerà a Bagno Vignoni, con la sua incredibile piazza, una grande vasca di acqua termale. Impossibile ricordare tutti i film che qui sono stati girati: citiamo solo «Nostalghia» del russo Tarkovskij. Poi altri borghi: da Monticchiello a Trequanda fino a Petroio. Tra castelli, pievi, mura fortificate, cipressi e tramonti, sembrerà di stare in un film. Un film lungo cinque giorni.