«Traduttore per passione, mettetemi alla prova»
Cinque anni di marketing e personale in Ferrero dolciaria, poi responsabile sviluppo in Dea, a 31 anni capo del personale dell’ex Westinghouse, a 33 in GFT, a 34 più giovane dirigente del gruppo cartario Burgo, dai 39 direttore generale di aziende pubbliche. Ma prima di guidare aziende traducevo: Arthur Miller, Màrquez, Orwell, Malamud. Ora, dopo quarant’anni di azienda a tempo pieno e di romanzi pubblicati a tempo perso, tornerei all’artigianalità dello scrivere. A sessant’anni non aspiro a un «posto», che lascio ai giovani, ma alla riscrittura fedele in italiano di belle storie: realizzare scritti onesti per il piacere del lavoro ben fatto, a beneficio dei lettori.Per sfida a me stesso ho tradotto tre romanzi in cinque mesi. Muesli at Midnight di Aidan Mathews: ostico ma gratificante come una scalata, protagonisti il linguaggio, le immagini, lo scavo nell’animo umano, corpo e spirito. Poi An Honest Man di Ben Fergusson, dall’intreccio sorprendente con personaggi scolpiti a ridosso della caduta del Muro di Berlino. Ancora, The Man Who Saw Everything di Deborah Levy: fantasmi e speranze a Berlino e Londra nel 1989 e in un 2016 funestato dalla Brexit. Il momento editoriale non è propizio, ma continuo a tradurre in attesa di una proposta. Teresio Asola, teresio.asola@hotmail.it
Il lettore, dopo aver lavorato 40 anni in diverse aziende come manager, vorrebbe dedicarsi alla sua passione: tradurre libri