Bach si ricandida alla guida del Cio e non accorcia i Giochi di Tokyo
Dopo aver annunciato che nel 2021 si ricandiderà per il suo secondo, scontatissimo mandato («Ma solo se voi membri del Cio lo vorrete»), il presidente del Cio Thomas Bach (foto) ha confermato ieri che i Giochi di Tokyo si terranno seguendo il programma originale e con il pubblico negli stadi: nessuno spazio per la «riduzione degli eventi» richiesta da alcuni membri del comitato organizzatore per fronteggiare la crisi economica giapponese. Bach ha anche stigmatizzato le ipotesi di boicottaggio: si vocifera di una possibile rinuncia degli Usa alle Olimpiadi invernali del 2022 in Cina per via delle crescenti tensioni tra le due nazioni. «Un boicottaggio sportivo — ha detto l’ex schermidore tedesco durante la prima assemblea virtuale della storia del consesso — fa male solo agli atleti e fa male alla popolazione del Paese perché si perde la gioia di condividere l’orgoglio e il successo della squadra olimpica». L’assemblea ha anche formalizzato i nomi dei nuovi membri del
Cio. Entra nella famiglia olimpica Sebastian Coe, il baronetto inglese che dopo essere stato un’eroe dell’atletica ne è diventato il (discusso) presidente. Tra i membri anche l’ex olimpionica cubana del giavellotto Maria Caridad Colon, l’ex presidentessa della Croazia Kolinda Grabar-Kitarovi , una principessa saudita (Reema Bandar Al-Saud) e il figlio dell’ex primo ministro mongolo Battushig Batbold.