Corriere della Sera

In Italia risalgono i contagi ma i decessi sono in calo

Ieri 282 nuovi casi, più del doppio del giorno prima

- Mariolina Iossa

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Le Regioni che ieri hanno registrato zero nuovi casi di coronaviru­s: Valle d’Aosta, Abruzzo e Puglia

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I nuovi casi registrati ieri in Emilia-Romagna (martedì erano 18): il numero più alto della giornata

Risalgono i contagi , calano per fortuna i nuovi deceduti. La curva epidemica continua il suo andamento altalenant­e; i numeri in valore assoluto non sono elevati ma è bene continuare a tenere il quadro sotto controllo perché i cluster, ovvero i casi correlati a un positivo, sono possibili ovunque e in ogni momento.

Ieri il bollettino del ministero della Salute ha registrato più del doppio di nuovi contagiati rispetto al giorno prima: sono 282, martedì erano 129. Sono infatti risaliti i casi positivi in Lombardia (51 in più, il giorno prima erano stati 34), e in Emilia-Romagna (57 in più, martedì erano scesi a 18).

Le vittime ieri sono state 9, il giorno prima 15, sono quindi diminuite ma domenica erano stati registrati solo 3 decessi: il numero dei morti quotidiani è quello che vorremmo vedere a zero e congelare quel totale drammatico che ieri ha raggiunto cifra 35.082.

Sono anche risaliti a 74 in più, in un giorno, i positivi attuali, per un totale di 12.322 (martedì erano -192); i pazienti ricoverati con sintomi sono 724 (-8), di cui 48 in terapia intensiva (ieri erano 49).

Solo 3 regioni (Puglia, Abruzzo e Valle d’Aosta) e l’Alto Adige ieri senza nuovi casi: i valori sono saliti in Campania (19 in più), Veneto (36 in più), Basilicata (36). Nel Lazio sono 16, in Piemonte 13: tutte le altre regioni hanno aumenti a una cifra. I casi in Basilicata sono stati riscontrat­i quasi tutti (33 su 36) in un gruppo di migranti già sottoposti a quarantena. L’Abruzzo invece ha eliminato 2 casi conteggiat­i per errore.

In attesa del vaccino, che dà molte speranze, ieri si è parlato in relazione al virus anche delle normali vaccinazio­ni: infatti delle 10 necessarie per la scuola, 4 potrebbero non essere più obbligator­ie a partire dal 7 agosto, termine entro il quale, secondo quanto stabilito dalla legge Lorenzin del 2017, il governo può rivedere la normativa ed eventualme­nte stabilire la non obbligator­ietà dei vaccini contro morbillo, rosolia, parotite e varicella, sulla base dei dati epidemiolo­gici e delle coperture vaccinali raggiunte.

Ma il presidente dell’Istituto superiore di sanità Walter Ricciardi ha precisato che, in tempi di Covid, sarebbe meglio che «la legge e le vaccinazio­ni non vadano modificate».

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I ricoverati attualment­e nelle terapie intensive: la maggior parte (17) si trova negli ospedali lombardi

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I guariti nelle 24 ore, un dato in leggero calo rispetto ai 269 del giorno prima. Il totale sale a 197.628

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