Donald Jr versus Liz Cheney, lotta tra dinastie repubblicane
I fan di Trump accusano la figlia dell’ex vicepresidente: rema contro
I suoi avversari dicono WASHINGTON che abbia solo una dote importante e non per merito suo: il cognome. Gli amici, invece, non tantissimi in realtà, la considerano una voce distinta dal conformismo generale del partito repubblicano. Liz Cheney, 53 anni, è la figlia dell’ex vice presidente Dick Cheney, il consigliere più influente negli anni di George W. Bush alla Casa Bianca.
Dal padre, Liz ha «ereditato» il seggio da deputata alla
Camera, ma non il talento, se così si può chiamare, per le manovre di corridoio. La figlia, a differenza del padre, preferisce esporsi, anche in termini brutali.
Lo ha fatto anche martedì 21 luglio, quando ha presieduto la «Conferenza dei deputati». Cheney occupa il terzo gradino nella gerarchia repubblicana alla Camera, dopo il leader della minoranza Kevin McCarthy e il capogruppo («whip») Steve Scalise.
I sondaggi sono tremendi. Si votasse oggi i conservatori rischierebbero il cappotto, perdendo in un colpo solo Casa Bianca, House of Representatives e forse anche il Senato. È comprensibile, dunque, che le uniche cose in crescita siano il nervosismo e quindi le polemiche.
Al centro delle discussioni c’è la gestione della pandemia. L’altro ieri Donald Trump ha ripreso i briefing sul coronavirus, annunciando una svolta sulla mascherina: «che vi piaccia o no ve la dovete mettere». Ma la corrente più conservatrice del partito, il Freedom Caucus, deve essere rimasta indietro di un giro.
Nella riunione a Capitol Hill i suoi esponenti di punta, come Jim Jordan, se la sono presa con il virologo Anthony Fauci: il suo «allarmismo» sta danneggiando la strategia di Trump. Jordan, poi, ha allargato il fronte, accusando direttamente Cheney: «anche tu stai ostacolando il Presidente». Nelle scorse settimane Liz aveva difeso lo scienziato e l’altro ieri ha tenuto il punto, replicando alle critiche di Jordan:
«Ora più che mai abbiamo bisogno di Fauci, delle sue conoscenze. Non esiste nel Paese una persona più adatta a ricoprire il suo ruolo».
È interessante notare come