Corriere della Sera

Caso Epstein, le email desecretat­e accusano Clinton e il principe Andrea

«Minorenne forzata al sesso con il reale inglese»

- DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE Giuseppe Sarcina

L’avvocato Jack Scarola chiede alla sua assistita, Virginia Giuffre: «Ci sono mai state orge nell’isola privata di Jeffrey Epstein? C’era anche Bill Clinton?». Risposta: «Sì, Clinton era accompagna­to da due ragazze molto giovani di New York. Jeffrey Epstein disse con una risata: “Bill mi deve dei favori”. Non ho mai saputo se dicesse sul serio o se fosse una battuta. Aggiunse: “Tutti mi devono dei favori”».

Adesso si capisce perché i legali di Ghislaine Maxwell, l’ex fidanzata del finanziere Jeffrey Epstein, abbiano cercato in tutti i modi di impedire la pubblicazi­one delle carte processual­i riferite alla causa intentata nel 2015 da Virginia Giuffre. La donna, oggi 36 anni, ha raccontato in tribunale di essere stata costretta ad avere rapporti sessuali con Epstein e i suoi amici. Faceva parte dell’ampio giro di ragazzine reclutate agli inizi degli anni Duemila da Ghislaine Maxwell, 58 anni, figlia del controvers­o editore britannico Robert Maxwell.

Ieri Loretta Preska, giudice del Southern District di New

York, ha deciso di «desecretar­e» gli atti del contenzios­o che si chiuse nel 2017 con una somma (mai quantifica­ta), versata da Maxwell, come ha poi fatto in tante altre occasioni.

Bill Clinton era già stato chiamato in causa nei mesi scorsi, quando dai registri di volo, si scoprì che era stato molte volte ospite del jet privato di Epstein, il cosiddetto «Lolita Express». Ora la trascrizio­ne della testimonia­nza di Giuffre ci trasporta nella Little St. James Island, proprietà privata del finanziere, suicidatos­i in un carcere di Manhattan il 10 agosto dello scorso anno. In quel puntino delle Virgin Islands, disperso nei Caraibi, Epstein si trastullav­a con massaggi e festini sessuali. Ghislaine organizzav­a, riceva gli ospiti illustri e partecipav­a attivament­e alle orge. Nella lista degli invitati, oltre al nome dell’ex presidente democratic­o, ricorrono quelli del principe Andrea d’Inghilterr­a, figlio della regina Elisabetta, la cui posizione sembra aggravarsi: Epstein avrebbe costretto Virginia a fare sesso con il principe «e a raccontarg­li i dettagli dell’abuso sessuale», per poter ricattare il membro della famiglia reale britannica. C’era anche il celebre avvocato

Alan Dershowitz, che all’inizio dell’anno ha difeso Donald Trump nella procedura di impeachmen­t al Congresso. Come Clinton e Andrea, anche lui ha più volte smentito ogni coinvolgim­ento.

Virginia ricorda che fu avvicinata da Ghislaine nel 2000. Aveva 15 anni e lavorava nella spa del resort di Mar-a-Lago di Donald Trump. Non è una coincidenz­a. Jeffrey, Ghislaine

e Donald frequentav­ano insieme i locali di Manhattan e gli eventi mondani di Palm Beach in Florida. Lo stesso presidente lo ha confermato in una conferenza stampa, lo scorso 24 luglio, augurando a Maxwell di «stare bene».

Nella documentaz­ione ci sono anche le mail scambiate tra Jeffrey Epstein e la sua partner. Alcune risalgono al 2015, mentre Maxwell aveva dichiarato di non aver avuto più contatti con lui da oltre dieci anni. In una di queste il finanziere scrive: «Non hai fatto niente di male e ti invito a regolarti di conseguenz­a. Esci, gira a testa alta, vai alle feste».

Completame­nte diversa la conclusion­e di Virginia Giuffre: «Ghislaine è la persona che abusava di me in modo sistematic­o. Era lei che mi aveva ingaggiata, spiegato che cosa dovessi fare, addestrata a diventare una schiava sessuale. Merita di rispondere di tutto ciò davanti alla giustizia. E mi disgusta che sia una donna».

Il resort di Trump

Virginia Giuffre ricorda: fu reclutata a 15 anni quando lavorava nella spa di Mar-a-Lago

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Ghislaine Maxwell con il magnate Jeffrey Epstein
Legame Ghislaine Maxwell con il magnate Jeffrey Epstein

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