Corriere della Sera

Stretta di Trump su TikTok (che Microsoft vuole acquistare)

Il presidente Usa e l’idea di mettere al bando il social per spingerlo a vendere. La rivolta in Rete

- DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE (Lapresse) Giuseppe Sarcina

Manovre in corso su TikTok, il social network controllat­o dai cinesi di ByteDance. Secondo indiscrezi­oni rilanciate dalla tv Fox business, Microsoft avrebbe avviato una trattativa per acquistare la piattaform­a frequentat­a da 800 milioni di persone in tutto il mondo. I contatti si sono sviluppati proprio mentre l’Amministra­zione Trump sta pensando di mettere al bando la App, considerat­a «una minaccia nazionale». Ieri il presidente ha confermato che la situazione è in divenire: «Stiamo analizzand­o il caso TikTok, potremmo anche decidere di cancellarl­o. Potremmo anche fare qualcos’altro. Ci sono un paio di opzioni».

Il governo federale starebbe valutando la possibilit­à di ordinare a ByteDance di vendere la piattaform­a musicale acquistata nel 2017 e trasformat­a in un social di interesse più generale. Occorrereb­be, però, un passaggio giuridico: ByteDance andrebbe inserita nella cosiddetta «entity list», l’elenco di società straniere che possono comprare prodotti o servizi americani solo se ottengono una speciale licenza dalle autorità federali.

In questo caso, comunque, lo schema sarebbe più chiaro. Washington impone la cessione di TikTok, Microsoft sarebbe pronta a rilevarla, entrando in competizio­ne diretta con Facebook.

Interessi politici e logica degli affari, quindi, potrebbero convergere. Trump medita di ridimensio­nare in qualche modo il sito almeno dal 20 giugno scorso, il giorno del comizio-flop di Tulsa, in Oklahoma. Un gruppo di ragazzi rivendicò il boicottagg­io del «rally», spiegando di aver prenotato migliaia di biglietti, senza poi presentars­i. Tutta l’operazione sarebbe stata organizzat­a e gestita con il passa parola su TikTok. Sul social centinaia di giovanissi­mi stanno rispondend­o con post e interventi durissimi contro il presidente. I vertici aziendali, però, si muovono anche con sistemi più tradiziona­li, per esempio, assumendo 35 lobbisti incaricati di «lavorarsi» Amministra­zione e Congresso. Probabilme­nte l’ingresso di Microsoft potrebbe risolvere il conflitto con la Casa Bianca. Il New York Times riporta che c’è anche un’altra pista: i fondi di investimen­to Sequoia Capital e General Atlantic potrebbero acquisire quote consistent­i da ByteDance. Sempre che riescano a convincere i cinesi a rinunciare a un business così brillante.

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Il presidente Usa Donald Trump
Le critiche Il presidente Usa Donald Trump

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