Stretta di Trump su TikTok (che Microsoft vuole acquistare)
Il presidente Usa e l’idea di mettere al bando il social per spingerlo a vendere. La rivolta in Rete
Manovre in corso su TikTok, il social network controllato dai cinesi di ByteDance. Secondo indiscrezioni rilanciate dalla tv Fox business, Microsoft avrebbe avviato una trattativa per acquistare la piattaforma frequentata da 800 milioni di persone in tutto il mondo. I contatti si sono sviluppati proprio mentre l’Amministrazione Trump sta pensando di mettere al bando la App, considerata «una minaccia nazionale». Ieri il presidente ha confermato che la situazione è in divenire: «Stiamo analizzando il caso TikTok, potremmo anche decidere di cancellarlo. Potremmo anche fare qualcos’altro. Ci sono un paio di opzioni».
Il governo federale starebbe valutando la possibilità di ordinare a ByteDance di vendere la piattaforma musicale acquistata nel 2017 e trasformata in un social di interesse più generale. Occorrerebbe, però, un passaggio giuridico: ByteDance andrebbe inserita nella cosiddetta «entity list», l’elenco di società straniere che possono comprare prodotti o servizi americani solo se ottengono una speciale licenza dalle autorità federali.
In questo caso, comunque, lo schema sarebbe più chiaro. Washington impone la cessione di TikTok, Microsoft sarebbe pronta a rilevarla, entrando in competizione diretta con Facebook.
Interessi politici e logica degli affari, quindi, potrebbero convergere. Trump medita di ridimensionare in qualche modo il sito almeno dal 20 giugno scorso, il giorno del comizio-flop di Tulsa, in Oklahoma. Un gruppo di ragazzi rivendicò il boicottaggio del «rally», spiegando di aver prenotato migliaia di biglietti, senza poi presentarsi. Tutta l’operazione sarebbe stata organizzata e gestita con il passa parola su TikTok. Sul social centinaia di giovanissimi stanno rispondendo con post e interventi durissimi contro il presidente. I vertici aziendali, però, si muovono anche con sistemi più tradizionali, per esempio, assumendo 35 lobbisti incaricati di «lavorarsi» Amministrazione e Congresso. Probabilmente l’ingresso di Microsoft potrebbe risolvere il conflitto con la Casa Bianca. Il New York Times riporta che c’è anche un’altra pista: i fondi di investimento Sequoia Capital e General Atlantic potrebbero acquisire quote consistenti da ByteDance. Sempre che riescano a convincere i cinesi a rinunciare a un business così brillante.